Furci Siculo – Ieri mattina c’è stata un’azione di protesta delle famiglie che abitano in via Portella. Perché sono otto anni che si sta cercando di risolvere un problema, ma senza alcun risvolto positivo. Si tratta di una via molto battuta e molto seguita, perché porta presso un avviato albergo ristorante, nuove costruzioni e soprattutto in tante famiglie. La via Portella si diparte dalla provinciale che conduce nella frazione Grotte e da qui si articola all’interno del paese. E’ tortuosa, molto stretta e causa di frequenti incidenti, perché antiche case spingono sull’asfalto, perché i pali della luce si trovano sulla carreggiata stradale, perché è così stretta che quando si incontrano due macchine, il problema di chi deve innestare la retromarcia è molto a rischio. Sono anni che la gente del posto protesta, ma non è cambiato sulla: via Portella pericolosa era e pericolosa è rimasta. L’ex sindaco Bruno Parisi ha cercato di metterci una pezza, ma poi i lavori si sono fermati. Inizialmente si stava procedendo all’esproprio dei terreni per farne un’ampia strada, ma poi uno dei pochi proprietari si è opposto e i lavori sono stati bloccati. “Errori su errori – ha dichiarato l’ex sindaco Bruno Parisi – hanno contribuito a fare bloccare i lavori. Ma c’è anche da dire che ho contratto, durante il mio mandato, un mutuo di centomila euro con la Cassa Depositi e Prestiti e che non ho potuto spendere, per cui sarebbe opportuno che l’attuale sindaco si attivasse per fare uso di questa somma e quindi risolvere il problema”. La gente del posto spinge l’amministrazione Foti di impegnarsi al massimo per ridare corso ai lavori e realizzare così la nuova via Portella. Perché allo stato attuale la stradina è pericolosissima. Non solo perché poco illuminata, ma perché parecchi pali della luce si trovano conficcati quasi al centro della carreggiata, con evidente pericolo per gli automobilisti in transito. E prima che si verifichi qualche brutto incidente, sarebbe opportuno che il sindaco Sebastiano Foti riprenda in mano questa pratica e risolva il problema in tempi brevi. Tra l’altro centomila euro possono essere spesi subito per liquidare alcuni proprietari confinanti, gli espropri e la ditta appaltatrice dei lavori.


