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domenica, Maggio 25, 2025
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Puzza e fetori al centro del paese, chiesto l’intervento dell’Arpa, Asl e del Nas

FURCI SICULO –  E’ stato un consiglio  comunale duro, tosto, abbastanza animato. E  non solo perché all’ordine del giorno figurava l’approvazione del bilancio di previsione 2014 (passato poi con nove voti a favore, cinque contrari, la minoranza, ed uno astenuto: il consigliere di maggioranza Raluca Sandra) ma perché durante la seduta sono stati affrontati  i problemi della salute pubblica, messi un po’ a rischio per i fetori che inghirlandano il centro del paese. Su questo argomento ci sono forti critiche in tutta Furci e il consigliere Sandra sposando le lamentele dei cittadini ha sollecitato il sindaco con una circostanziata interrogazione, che è stata discussa e trattata in aula.  Raluca Sandra, ex della maggioranza passata al gruppo indipendente,  ha ribadito durante il consiglio comunale che “le fabbriche non possono stare al centro del paese  perché l’aria circostante è pesante, maleodorante e asfissiante”, per cui rivoltasi al sindaco lo ha esortato ancora una volta “di attivarsi  immediatamente presso l’Arpa, l’Asl e altri enti  (qualcuno ha nominato anche il Nas di Catania)  al fine di appurare le origini di tali esalazioni e valutarne la natura e l’eventuale tossicità”.  Ed ha concluso: “Stante la reale situazione di disagio e di gravità in cui versa il paese, si chiede inoltre di aggiornare costantemente la cittadinanza, sullo svolgimento del procedimento volto ad effettuare  urgenti controlli e adottare misure cautelative immediate”. Il sindaco Sebastiano Foti ha risposto che non ci sono pericoli e che il fetore (tra l’altro, avvertito anche dal primo cittadino) non è tossico. Per l’opposizione è intervenuto il capogruppo Francesco Rigano, il quale ha chiarito “ho letto  che la fabbrica  userebbe sostanze  chimiche  per la trattazione degli agrumi”. Sull’argomento si è pronunciato anche il presidente del consiglio Gianluca Di Bella il quale ha auspicato “una immediata soluzione del problema, soprattutto per tutelare le esigenze della collettività”.  Uscendo dall’aula consiliare, un cittadino, nel rispetto del diritto della salute:, si è chiesto: ma  quanto dovremo convivere ancora con questi fetori?

 

 

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