FURCI SICULO – Oltre la trattazione del bilancio di previsione, per la seconda volta, dopo che è stato ritirato nella seduta del 15 ottobre scorso, il consiglio comunale, convocato per mercoledi 19 novembre, dovrà discutere e dibattere due importanti interrogazioni. Sono a firma del consigliere Raluca Sandra, che da tempo ha lasciato la maggioranza per passare al gruppo indipendente. Nella prima si chiede di adottare “provvedimenti urgenti contro l’inquinamento odorigeno”; nella seconda si fa richiesta di valutare la possibile “violazione del regolamento acquedotto”. Interrogazioni pesanti. A Furci tutti parlando di avvelenamento atmosferico, di emissioni odorigene, ma mai nessuno ha mosso un dito per accertare il grado di inquinamento. Il centro storico del paese, che va da via Firenze a via Cesare Battisti, è attraversato da un budello di strada, con case alte, che fanno ristagnare i fetori ed i gas di scarico dei camion in corsa. In più, adiacente la strada c’è una fabbrica impegnata nella lavorazione degli agrumi che in passato avrebbe potuto contribuire a potenziare i cattivi odori (in una precedente interrogazione Raluca Sandra ha indicato proprio questa possibile strada) e quindi sarebbe opportuno che il comune, una volta per tutte mettesse in atto delle iniziative per accertare l’inquinamento atmosferico nel centro storico del paese. I cittadini da anni si lamentano di questi fetori e di questo degrado, ma sino a questo momento non sono state fornite risposte esaurienti. L’altra interrogazione, ancor più pesante, riguarda la violazione del regolamento dell’acquedotto. Per il consigliere indipendente ci saranno state delle omissioni oppure delle alterazioni di alcune norme, per cui anche qui una commissione esterna dovrebbe appurare la quantità di acqua potabile consumata negli ultimi anni delle varie aziende, l’iscrizione a ruolo e quanto è stato pagato. Ma soprattutto, e qui si va nel penale, se sono stati alterati i contatori. Nel corso dei lavori consiliari saranno trattati altri sei argomenti, tra cui la “regolamentazione comunale per la disciplina dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande” e la “Consulta comunale giovanile”.