Roccalumera – Le due squadre della Forestale, per quasi quattro mesi in servizio operativo presso il presidio di Roccalumera, hanno terminato il loro lavoro e sono rientrate alla base. Alloggiavano nelle camerette del Palazzetto dello Sport e disponevamo di camion ed autobotti. Gli operai della Forestale (sei più l’autista per ogni squadra) si sono adoperati l’estate scorsa per prevenire e debellare gli incendi che si sono verificati nel comprensorio del Mandanicese, arrivando tempestivamente nelle campagne aggredite dalle fiamme. Quest’anno, volendo fare un bilancio, il distaccamento della Forestale di Savoca ha messo su quattro presidi, ognuno formato da due squadre. Oltre Roccalumera, gli altri tre sono stati posizionati a Furci Siculo, Cretazzo (Casalvecchio Siculo) e nelle campagne del Savocese. Otto squadre, 56 operai pronti a tuffarsi tra le fiamme lungo un bacino che va da Giardini Naxos e Taormina fino ad Alì Terme e che abbraccia ben ventidue comuni . “Questa estate – ha dichiarato un funzionario – gli incendi sono stati ben 210. Un numero certamente alto, ma in linea con il trend degli anni scorsi. Alcuni veramente devastanti, che hanno richiesto l’intervento dei velivoli della Protezione civile”. Per gli esperti non ci sono incendi per autocombustione o per il troppo caldo, sono, viceversa, sempre i piromani a metterci una mano per innescare le fiamme nei boschi. C’è da dire, però, che da qualche tempo la Forestale si sta organizzando meglio, non solo perché riesce a far convogliare in tempi brevi i mezzi di soccorso sulle alte lingue di fuoco, vedi elicotteri e Canadair della Protezione civile, ma anche perché è riuscita a creare dei presidi nei posti a maggior rischio, racchiusi tra Alì Terme e Taormina. E questo per dare la possibilità alle squadre di pronto intervento di arrivare tempestivamente sul luogo dell’incendio e quindi circoscrivere e domare le fiamme prima che si possano propagare su tutta la collina.