SANT’ALESSIO – Non verrà demolito l’edificio che fino a qualche anno fa in piazza Onofrio Zappalà al centro del paese ospitava la scuola elementare, poi trasferita nell’edificio di via Maresciallo Altadonna, per motivi di sicurezza. L’amministrazione comunale ha deciso di recuperarlo con una operazione di lifting che lo metterà in sicurezza e lo renderà disponibile per i nuovi utilizzi cui sarà destinato. Ad annunciare la svolta sulle scelte operate nel 2011 dall’amministrazione Foti è stata lo stesso sindaco attuale Rosa Anna Fichera nel corso della presentazione del progetto di ampliamento della scuola “Antonio Gussio” finanziato dal Ministero per un importo di due milioni nel quadro del programma “scuole sicure” sicure varato dal governo Renzi. Un annuncio che è in sintonia con il comune sentire della cittadinanza che da sempre si è manifestata contraria alla demolizione di questo edificio, costruito negli anni ’30 e che ha anche ospitato fino al 1948 la delegazione municipale quando ancora Sant’Alessio era frazione di Forza D’Agrò. Quando nel giugno di tre anni fa l’amministrazione comunale del tempo diede incarico da un professionista per la redazione di un progetto di demolizione dello stabile, in paese ci subito un movimento contrario, venne subito avviata una raccolta firme (promotore il compianto giornalista Carmelo Duro) e sensibilizzata tutta l’opinione pubblica. Tutto nasceva da una perizia del 2002 da cui risultava che la struttura non presentava le dovute caratteristiche di sicurezza, ospitando una scuola elementare (era il periodo successivo al crollo della scuola di S.Giuliano di Puglia in cui morirono 27 bambini e la maestra) particolarmente affollata. Venne deciso di demolirla, nel frattempo la scuola venne trasferita e l’edificio abbandonato ai vandali e ai senzatetto.
Ora l’amministrazione guidata da Rosa Anna Fichera vuole recuperare questo vecchio edificio di piazza Zappalà (sopraelevato nel 1962) per ricavarne spazi per le attività sociali o per ospitare la biblioteca. E sull’intiolazione della scuola elementare di Sant’Alessio c’è un simpatico aneddoto, raccontato da Carmelo Duro nel libro “Sant’Alessio nel Novecento” pubblicato nel 2013. La scuola nel 1965 venne intitolata all’insigne medico prof. Enrico Trimarchi. Votarono quel provvedimento solo 8 consiglieri su quindici: il sindaco Franz Fleres, Salvatore Muscolino, Cosimo Morabito, Giuseppe Fichera (papà dell’attuale sindaco), Concetto Carnabuci e Giuseppe Riggio. Poi nel 1981 il consiglio comunale, dimenticando la decisione di quasi venti anni prima, decise di intitolarla al prof. Antonio Gussio, che è la denominazione attuale.