Roccalumera – Il braccio di ferro tra amministrazione comunale e Provincia regionale di Messina si è concluso ieri con la consegna dei locali. Si tratta del piano terra dell’antica Filanda, che il comune due anni addietro aveva destinato ad uffici turistici provinciali. Allora era sindaco l’avv. Gianni Miasi e la cerimonia di insediamento è stata sottoscritta tra il primo cittadino e l’ex assessore provinciale Renato Fichera. La nuova amministrazione, capitanata dal sindaco Gaetano Argiroffi, una volta alla guida del paese ha chiesto alla Provincia i locali indietro perché destinati a biblioteca comunale. Ma la richiesta non è stata subito accolta dal commissario alla Provincia. Anzi, discussioni e telefonate sono andate per le lunghe, per cui il trasferimento della biblioteca è stato rimandato. Ieri la consegna dei locali, con la sottoscrizione tra le parti del verbale conclusivo. Adesso l’antica Filanda diventerà “Palazzo della Cultura”. Al primo piano un vasto salone, con aria climatizzata, duecento poltroncine, service e tavolo grande per i relatori, destinato a meeting, congressi e manifestazioni; al piano terra invece prenderà posto la biblioteca comunale. “Abbiamo predisposto ventimila euro in bilancio – ha dichiarato il sindaco Gaetano Argiroffi – proprio per rendere la struttura moderna ed efficiente. Saranno acquistati scaffali, tavoli, divani, computer e stampanti. Inoltre la biblioteca sarà dotata di internet , con diverse postazioni per consentire ai giovani e alla gente che frequenta la struttura di potersi collegare con altri enti”. Una volta completato l’arredo, saranno trasferiti libri e capolavori dall’attuale sede, ubicata in piazza A.M. Di Francia, al nuovo “Palazzo della Cultura”. C’è da dire, infine, che l’amministrazione Argiroffi sta varando nuove norme per regolamentare anche la fruizione del vasto e moderno salone della Filanda, visto che ogni anno sono centinaia le richieste dei vari enti e associazioni che pervengono al comune.
L’antica Filanda di Roccalumera diventerà “Palazzo della Cutura”.
