SANTA TERESADI RIVA – Alla accusa di scarsa efficienza dei vigili urbani, sollevata in aula dal capogruppo di maggioranza Sandro Tiolo con una interrogazione (di cui abbiamo già riferito), il comandante del corpo, cap. Diego Mangiò, ha dato i numeri, che mettono in evidenza la gran mole di lavoro svolto dalle forze dell’ordine nonostante le gravi carenze di organico. I “numeri” si riferiscono all’anno 2013 e raccontano che nella loro attività di controllo i vigili hanno elevato per violazioni al codice della strada 10.861 preavvisi di accertamento per violazioni alla sosta a pagamento e 4.799 processi verbali per infrazioni al codice della strada per un incasso complessivo di 250.376 euro. In ufficio sono stati incassati da proventi da contravvenzioni 51.152 dei quali 29.095 euro per la gestione dei parcheggi. Sono stati posti in pagamento mediante ruoli esattoriali, per infrazioni dal 2009 al 2010, 393.407 euro. Per l’occupazione di suolo pubblico sono stati assicurati proventi per 38.080 euro. Sono stati rilasciati 27 attestati di cessazione o inizio attività commerciale, sono stati registrati 68 atti di locazione o compravendita di immobili. Nel 2013 sono state istruite 3.307 pratiche relativi ad accertamenti anagrafici (598), notificazioni (31), rilascio autorizzazioni (61), e accertamenti (71). Per conto dell’amministrazione comunale sono stati discussi davanti al giudice di pace 40 ricorsi avverso verbali e cartelle esattoriali, e ad 86 ricorsi proposti davanti al Prefetto. Nel corso dell’anno è stato assicurato il servizio di vigilanza per tutte le manifestazioni organizzate o patrocinate dal Comune, “con protrazione di orario oltre il normale servizio”.
“A differenza di quanto sostenuto nell’interrogazione le attività espletate attestano inequivocabilmente l’operato della Polizia Municipale di Santa Teresa di Riva” sottolinea il capitano Mangiò. Che aggiunge “la vastità dei settori operativi e la sempre crescente mole di lavoro cui assolvere, che tral’altro obbliga giornalmente a cambiare le disposizioni di servizio (sottraendo di fatto unità operative alla normale attività di servizio) per affrontare le emergenze che si è chiamati a fronteggiare, ci costringe a non considerare esaustiva l’attività si qui svolta” e conclude auspicando che “un impegno programmatico di sviluppo e di miglioramento non potrà che permettere un maggiore soddisfacimento delle richieste della cittadinanza, una presenza più capillare sul territorio, anche in funzione di nuovi e gravosi ed importanti compiti che ci vengono attribuiti”.
E’ quindi intervenuto il sindaco Cateno De Luca che ha ammesso che il corpo ha lavorato con un organico carente e che perquesto è stato riorganizzata l’Area di vigilanza eliminando quelle figure di categoria A che giuridicamente non potevano agire e che avevano determinato evidenti disservizi per la comunità. Si è rammaricato che taluni impiegati di categoria C si rifiutino di svolgere attività “sulla strada” confermando che alcune situazioni negative segnalate dal capogruppo “si sono effettivamente registrate”. Col nuovo organico messo in campo con la riorganizzazione degli uffici, confronteremo i dati del 2014 con i dati del 2013.