Comune unico della Val d’Agrò: è fallita la “fusione a freddo” dei nove comuni della Valle vaticinata dal sindaco di Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca. Gli altri sette sindaci (non è intervenuto Furci) hanno respinto al mittente la fusione ma si sono dichiarati favorevoli alla gestione consorziata dei servizi, mantenendo ciascun comune la propria identità. De Luca ha reagito annunciato la costituzione di comitati per l’indizione dei referendum. Ma lo scontro è stato frontale, al sindaco di S.Teresa sono stati contestati i modi della “convocazione” e la richiesta di documenti, prima ancora di avere verificato e discusso la percorribilità della proposta. Ad accendere la miccia che ha mandato per aria il progetto di De Luca è stato il sindaco di Antillo, Paratore,che si è immediatamente dichiarato non favorevole “perché è bene che i comuni mantengano la propria identità”. Gli ha fatto eco Marco Saetti (Casalvecchio) che pure vede in modo positivo la gestione associata dei servizi. E sulla volontà di De Luca di costituire i comitati pro referendum si è chiesto “a quale logica corrisponde la costituzione dei comitati in questo momento? Questa proposta di fusione manca di un’idea progettuale sulla quale discutere concretamente”. Anche Fabio Di Cara (Forza D’Agrò) si è detto favorevole all’accorpamento dei servizi, per il resto la proposta di fusione và portata in consiglio comunale “ma all’integrità del mio comune ci tengo, infatti mi sto battendo contro il progetto di scorporo della frazione Scifì”. Il sindaco di Limina Filippo Ricciardi dopo avere ricordato che il suo paese è stato fondato nel 1200 e che improvvisamente non può perdere la sua identità che va preservata come quella di ciascun comune della Valle. A concluso dichiarandosi aperto al dialogo ma prima di qualsiasi decisione bisogna avere ben chiaro il quadro normativo. Santino Russo sindaco di Roccafiorita hadetto che “di fusione si può parlare in un secondo momento, prima bisogna percorrere la strada della gestione associata dei servizi”. Il presidente del consiglio di S.Alessio, Giuseppe Pasquale ha proposto una analisi costi – benefici che i piccoli comuni avrebbero da una fusione: la decisione spetta alla volontà popolare. Laconico il commento di De Luca “la riunione è finita prima di cominciare”. Ma non ha alcuna intenzione di mollare.
Al vertice del G8 di ieri mattina a Santa Teresa erano presenti i sindaci Davide Paratore (sindaco di Antillo); Marco Saetti (Casalvecchio), Filippo Ricciardi (Limina), Santino Russo (Roccafiorita), Fabio Di Cara (Forza D’Agrò) mentre il comune di Savoca era rappresentato dall’assessore Antonella Savoca, ed il comune di Sant’Alessio dal presidente del consiglio Giuseppe Pasquale.