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lunedì, Settembre 22, 2025
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Parco Agrò, emergono divergenze

CASALVECCHIO SICULO – Riunione conclusiva del tavolo tecnico per la valorizzazione unitaria del territorio della Valle d’Agrò. Ma diciamo subito che di “unitario” non c’è niente. Sono emerse divisioni sul modo di vedere le cose che alla fine il documento conclusivo da inviare al comune capofila e quindi agli altri sette Comuni è stato firmato da alcuni componenti del tavolo tecnico “con riserva” per cui è stato necessario prendere un’altra settimana di tempo in modo tale che i “dissidenti” (ma in realtà non sono tali) facciano pervenire per iscritto le loro osservazioni che saranno allegate al documento stesso in modo tale che tutti gli otto sindaci che avevano firmato il protocollo d’intesa per la costituzione del Parco quel famoso 4 settembre ne abbiano contezza. Quali le divisioni? In primis sulla definizione di “parco” e sulla necessità di non mettere troppi vincoli che alla fine ingesserebbero il territorio inoltre ritiene “troppo ampia la dimensione del dell’entità Parco che più è piccola, più diventa funzionale e gestibile, confermando inoltre il suo pensiero negativo sulla parola parco ritenendola una definizione assolutamente pericolosa per l’entità di che trattasi” (l’obiezione è stata sollevata dal geom. Mercurio, rappresentante del comune di Sant’Alessio), poi la perimetrazione, quella dei crinali sulle due sponde dell’Agrò non piace perché farebbe diventare troppo vasta l’area del parco (sollevata dal rappresentante del comune di Forza D’Agrò), per quanto riguarda la strada intervalliva che finora era stata pensata sulla sponda sinistra del torrente Agrò, è spuntata l’ipotesi di ristruttura la strada provinciale n12, sulla sponda destra del torrente (il rappresentante del comune di Roccafiorita), mentre il rappresentante di Limina punta su un nuovo tracciato della strada di fondovalle sulla sponda sinistra con un progetto già indicato dalla Regione per la strada di passo Murazzo sul torrente Caprinaro.. Alla riunione convocata dal coordinatore del tavolo tecnico geom. Santo Mastroeni, erano presenti l’ing. Pietro Mifa (dirigente ufficio tecnico Forza d’Agrò), arch. Cateno Garigali (Limina), geom. Giampaolo Mercurio e geom. Valentino Smiroldo (Comune Sant’Alessio), geom. Concetto Orlando (Roccafiorita), arch. Antonino Santoro (Casalvecchio), geom. Santino Scarcella (dirigente ufficio tecnico di Savoca), dott. Agronomo Edoardo Zizzo (Antillo), i due tecnici che hanno collaborato con il coordinatopre per lo sviluppo del documento conclusivo, ing. Leonardo Piazza e arch. Angelica Scarcella, e per la parte politica il vice sindaco di Casalvecchio, Carmelo Palella, il consigliere di maggioranzadi Savoca, Giuseppe Muscolino. Ancora una volta assente il rappresentante del comune di Santa Teresa di Riva, l’arch. Salvatore Coglitore, che era stato nominato il giorno prima dal sindaco Cateno De Luca. Entro il 10 marzo il documento finale integrato con le osservazioni e le controproposte, dovrà essere disponibile per il sindaco del comune capofila, Casalvecchio, Marco Saetti, che poi lo girerà ai sindaci di Antillo, Limina, Roccafiorita, Forza D’Agrò, Savoca, Sant’Alessio e Santa Teresa di Riva per le valutazioni di merito ed il passaggio in consiglio comunale. E’ emerso che bisogna pensare al Parco Agrò come un “sistema integrato per il coordinamento, la valorizzazione e la fruizione del territorio”. Il perimetro è delimitato dalle strade provinciali 12 (S.Alessio – Limina – Roccafiorita) sulla sponda destra e la strada provinciale 17 (S.Teresa . Abbazia SS Pietro e Paolo) sulla sponda sinistra. Ma siccome non c’è accordo la perimetrazione è stata rinviata ad un momento successivo. Un altro passo da fare subito è il piano di gestione che indichi le modalità di manutenzione del Parco, quindi pensare alla riqualificazione ambientale, con recupero del paesaggio agrario tradizionale e interventi di rinaturalizzazione dell’alveo, e la costruzione di poli tematici di attrazione e di crescita che si identificano con le specificità del territorio. Il modello di sviluppo alterativo passa attraverso quattro poli: storico – culturale; ambientale (con l’adozione di un abaco del paesaggio rurale in modo da uniformare gli interventi evitando che si inseriscano elementi estemporanei adesso estranei); sportivo – ricreativo; emozionale dove confluiscano i riti, le tradizioni, le sacre rappresentazioni, legate al patrimonio immateriale. Rilevante il potenziamento della viabilità con il prolungamento della sp17 con un tracciato conciliabile con l’ambiente, per raggiungere l’Abbazia, e da qui, con una biforcazione ad Y raggiungere la sp 12 e la frazione Scifì di Forza D’Agrò sulla sponda destra, e sulla sponda sinistra Casalvercchio. Per la parte alta della Valle si pensa alla riattivazione della strada Antillo – Fondachelli ed al miglioramento delle strade provinciali.

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