Cinque i carri al Carnevale dello Jonio

SANTA TERESA DI RIVA – Saranno cinque i carri che quest’anno sfileranno alla 14esima edizione del “Carnevale dello Jonio” che comincerà giovedì 27 febbraio con la sfilata in maschera dei bambini della direzione didattica di Santa Teresa di Riva. Nonostante la crisi quest’anno si preannuncia una edizione “monstre” con coloratissimi carri allegociri, gruppi mascherati, maschere e tanta musica. L’amministrazione comunale, che cura anche quest’anno l’organizzazione di questo importante e tradizionale appuntamento, non ha lesinato sugli investimenti, pur tenendo i piedi per terra per evitare di esagerare: la crisi è crisi e ci sono famiglie in difficoltà verso le quali bisogna avere rispetto. Ma un calcio alla malinconia lo darà sicuramente questa quattordicesima edizione del Carnevale dello Jonio che avrà il suo clou nelle due sfilate per il corso principale del paese previste per il 2 ed il 4 marzo. Ogni quartiere (quest’anno per la prima volta non sfilerà il carro di S.Alessio, mentre ci sarà quello della Pro Loco di Furci) ha allestito un carro allegorico puntando a vincere il concorso … di bellezza che caratterizza ogni edizione ed il cui risultato alla fine lascerà sempre una scia di polemiche. Ma è anche questo il bello di questa “festa” che quest’anno sarà anche una festa di primavera, visto che ci avviciniamo al risveglio della natura. Intanto nei vari “rifugi” vigilati più di un bunker per evitare operazioni di spionaggio, si stanno mettendo a punto gli ultimi ritocchi sui carri e sui costumi dei gruppi che faranno da coreografia alla sfilata. I carristi stanno sacrificando tempo e sonno per rappresentare al meglio il messaggio racchiuso nell’allestimento del loro carro. Solo occhi privilegiati possono godere di una sbirciatina d’anteprima, e chi ha avuto questo privilegio assicura che quest’anno ne vedremo proprio … di tutti i colori. A seguire passo passo l’organizzazione del Carnevale dello Jonio è il presidente del consiglio Danilo Lo Giudice. “Abbiamo voluto organizzare questa edizione per rispettare la tradizione e per dare un calcio alla crisi. Comprendiamo le difficoltà del momento, e per questo ci auguriamo che oltre al divertimento per giovani e bambini, ci sia un ritorno economico per esercenti, lavoratori, imprenditori che l’attendono per uscire dal torpore finanziario”. Santa Teresa di Riva, quindi, non chiude perla crisi, anzi, rilancia. Si sta già pensando al grande ritorno della “Festa di Primavera” che spopolò negli anni Settanta e che poi è stata imitata in altre città, e di altre iniziative che gradualmente ci portino all’estate.