SANTA TERESA DI RIVA – Svuotamento dei torrenti, Comune, Regione e Genio Civile si palleggiano le responsabilità, mentre gli alvei strapieni di sabbia e detriti restano una minaccia incombente sui centri abitati. Lo scorso 4 febbraio il sindaco di S.Teresa aveva presentato una denuncia cautelativa alla Procura della Repubblica per la mancata prevenzione da parte degli organi interessati del rischio che incombe. La prima risposta arriva dal Genio Civile, ma non è quella che De Luca auspicava. Con una nota inviata ai comuni di Santa Teresa di Riva e di Furci Siculo l’Ufficio del genio civile di Messina ha segnalato l’11 febbraio che in seguito ad un sopralluogo dei propri funzionari è stata rilevata una discarica abusiva sulla sponda sinistra del torrente Savoca a monte delle frazioni Calcare e Giardino e di avere rilevato l’apertura di passaggi abusivi per il guado. L’ingegnere capo Gaetano Sciacca, inoltre rileva che “i numerosi cumuli di rifiuti presenti in alveo sono stati in parte dispersi e trasportati dalle acque verso valle se non direttamente a mare”. Ed aggiunge che “è stata accertata la recente collocazione di una recinzione con paletti in ferro e rete metallica che delimita una porzione di area in prossimità della ex discarica lungo il tratto del torrente Abramo a valle della strada provinciale e che include anche una porzione delle pertinenze idrauliche del medesimo corso d’acqua”. E’ scattata, quindi, la diffida alle amministrazioni comunali di Furci e S.Teresa ad intervenire per eliminare le problematiche segnalate e provvedere alla immediata rimozione dei rifiuti,, oltre che individuare il responsabile della recinzione abusiva del torrente Abramo in territorio del comune di Santa Teresa di Riva. Questa lettera – diffida è arrivata alcuni giorni dopo la denuncia “urbi et orbi” del sindaco di Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca, sulle condizioni del torrente Savoca (4 febbraio) che minaccia di tracimare un giorno si e l’altro pure a causa del “sovralluvionamento ben oltre i limiti di sicurezza” che mette in pericolo la pubblica e privata incolumità. E non si può dire che l’ingegnere capo Sciacca abbia fatto orecchio da mercante, avendo immediatamente attenzionato la problematica con un sopralluogo dei propri funzionari, anzi, una volta effettuati gli interventi di pulizia segnalati nella nota dell’11 febbraio, ha invitato i responsabili degli uffici tecnici dei comuni di Furci e Santa Teresa di Riva, ad un sopralluogo congiunto per verificare lo stato delle cose. La reazione del comune di Santa Teresa di Riva a questa “diffida” è particolarmente veemente, tanto da andare a scomodare una legge regionale del 15 maggio 2013, la numero 9, che all’art. 71 comma 7, che toglie le competenze sul demanio idrico fluviale all’assessorato Infrastrutture e mobilità e le assegna all’assessorato territorio e ambiente per cui, secondo il sindaco Cateno De Luca, sul torrente Savoca (e sugli altri, ovviamente) il genio civile non avrebbe (meglio usare il condizionale) più alcuna competenza. Che passano, quindi, all’area 3 del Dipartimento regionale per l’ambiente. “Ma finora – rileva il sindaco di S.Teresa – l’assessorato competente per materia, nonostante i numerosi solleciti provenienti anche dai comuni viciniori interessati al problema, non ha mai provveduto alla messa in sicurezza dell’alveo tanto che un evento calamitoso di entità rilevante come si è verificato negli ultimi anni, potrebbe causare la rottura degli argini alluvionando i centri abitati di Furci e Santa Teresa di Riva”. La “denuncia cautelativa” di De Luca era stata inviata anche al Prefetto ed alla Procura della Repubblica. Il Genio Civile, come abbiamo visto, ha replicato intimando ai sindaci dei comuni di Furci e S.Teresa di tenere pulito da rifiuti e detriti l’alveo del torrente Savoca. In pratica ribaltando le responsabilità.