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domenica, Settembre 21, 2025
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Parco Agrò nominato un pool di progettisti

CASALVECCHIO – E’ stata varata la perimetrazione del Parco Agrò ed approvato il ventaglio di iniziative per il rilancio della Valle. L’atteso vertice del comitato dei tecnici designati da sette degli otto comuni che hanno firmato il protocollo d’intesa per la costituzione del Parco ha finalmente sbloccato l’impasse in cui si era impantanata l’idea progetto proposta dal sindaco di Casalvecchio (comune capofila), Marco Saetti, nel famoso incontro tenutosi nell’Abbazia lo scorso mese di luglio. Il comitato tecnico ha deciso di affidare a tre giovani professionisti l’incarico di redigere lo studio progettuale quale ipotesi di sviluppo e di crescita della comunità. Si tratta dell’architetto Angelina Scarcella di Santa Teresa di Riva, dell’arch. Antonino Santoro di Casalvecchio e dell’ing. Leonardo Piazza di Savoca. Saranno coordinati dal responsabile del tavolo tecnico del Parco, geom. Santo Mastroeni. Intanto è stato messo un punto fermo con la perimetrazione che tante resistenze aveva generato nelle riunioni preliminari. I confini del Parco sono definiti dalle strade provinciali che lo costeggiano sulle due sponde del torrente Agrò, ossia la provinciale 19 Santa Teresa – Savoca – Casalvecchio – Antillo e la provinciale 12 Sant’Alessio – Scifì – Limina – Roccafiorita, diramazioni comprese. Sono state definiti i punti di forza e di debolezza del piano e soprattutto le direttive sulle quali il progetto costituente dovrà muoversi. Ora queste proposte passeranno al vaglio dei sindaci degli otto comuni che dovranno esaminarle e vagliarle ed eventualmente proporre integrazioni. Ma ancora ci sono molti interrogativi a cui rispondere. Il Parco archeologico e paesaggistico ricade nel territorio dei comuni di Sant’Alessio, Forza D’Agrò, Roccafiorita, Limina, Antillo, Savoca, Casalvecchio e Santa Teresa di Riva. L’attrattiva monumentale più importante è certamente l’abbazia arabo normanna dei SS Pietro e Paolo (XI sec.) che ricade in territorio di Casalvecchio Siculo, quella archeologica gli scavi di Scifì (II – III sec) che ricadono in territorio di Forza D’Agrò, quella naturalistica le Gole di Passo Granciara. Punti di forza sono i borghi medievale di Forza D’Agrò e Savoca, ma anche la conclamata validità di valori fondanti quali quello archeologico, paesaggistico, storico, naturalistico, etno-antropologico ed il patrimonio immateriale sparso per tutti gli otto i comuni. E c’è anche l’archeologia industriale come la vecchia centrale elettrica di passo Granciara o il vecchio acquedotto Consonni i cui pozzi sono ancora attivi e che se ripristinato potrebbe dare acqua all’agricoltura della zona. Punti di debolezza sono la viabilità ed i servizi. Per la viabilità il pensiero corre alla strada S.Teresa – Abbazia – Passo Murazzo per la quale i sindaci dei comuni di Casalvecchio, Santa Teresa, Antillo, Forza D’Agrò, Savoca il 25 febbraio siederanno al tavolo del Prusst Valdemone per constatare lo stato dell’opera del progetto proposto quattro anni fa dalla Provincia (responsabile del procedimento è l’ing. Giuseppe Celi). Il progetto c’è già, ora si tratta di spingerlo e suonare la sveglia dell’Ufficio speciale consortile del Prusst (ha sede a Randazzo) che se lo palleggia da quattro anni, da quando cioè il 26 ottobre a Santa Teresa di Riva presso la sede dell’Unione dei Comuni si riunì il tavolo di concertazione che assegnò gli incarichi.

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