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lunedì, Luglio 14, 2025
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Mongiuffi Melia: più tasse per i cittadini. La Minoranza:”si potevano evitare”.

Seduta consiliare movimentata nel piccolo centro collinare la maggioranza approva la Tares e aumenta le tariffe dell’acqua anche per il 2013.

Si inizia con i problemi idrici che attanagliano il piccolo centro dall’estate scorsa e che a tutt’oggi come dichiara il capogruppo di minoranza Antonella Siligato nonostante i ripetuti interventi effettuati dall’amministrazione, che hanno prodotto anche un debito fuori bilancio, non sono serviti a risolvere il problema, e cosa ben più grave l’amministrazione visto che un tale disservizio non si era mai verificato nel nostro comune, non si è sentita in dovere di dare comunicazione n’è al consiglio n’è ai cittadini del perdurare del disservizio che ha causato e causa gravi disagi alla cittadinanza. Al consigliere risponde l’assessore all’acquedotto Leonardo Longo che espone una sua relazione, secondo la quale problemi idrici sono dovuti alla mala progettazione e realizzazione dei lavori fatti negli anni precedenti all’acquedotto comunale, e che l’acqua non viene chiusa durante il giorno ma finisce. Sulla mancanza di informazione ai cittadini ed al consiglio risponde il Sindaco dichiarando di non aver ritenuto opportuno fare nuovi avvisi. Interviene il consigliere di Iemmi che manifesta qualche perplessità sulle cause della mancanza di acqua e sul fatto al quanto strano che l’acqua finisca ogni sera ad orari diversi e ricompaia tutte le mattine allo stesso orario, e che tale disservizio negli anni precedenti non si era mai verificato, sottolineando infine il fatto che non è una facoltà ma un obbligo da parte dell’amministrazione informare i cittadini. Il consigliere Siligato infine chiede al Sindaco se per caso erano stati riscontrati manomissioni o danni causati da terzi all’impianto idrico.Il Sindaco e l’assessore all’acquedotto Longo rispondono che non sono stati constati segni di manomissioni o danni all’impianto idrico.

Si passa poi alla discussione della mozione presentata dalla minoranza per bloccare l’istituzione della Tares. Prende la parola per la maggioranza il consigliere Lo Po’ dichiarando che non è possibile il ritorno alla Tarsu perché la legge non lo prevede. Risponde il consigliere Siligato che invece documenta su quanto previsto dalla legge in applicazione del decreto 102 del 31/08/13 che ha apportato modifiche al decreto stesso, all’art. 5 comma 4-quarter prevedendo la facoltà per i comuni per il corrente anno di prorogare l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani Tarsu, sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012 con riferimento al regime di prelievo in vigore in tale anno, come stanno facendo tanti altri comuni in tutta Italia al fine di non dover chiedere ulteriori pagamenti come previsto invece dalla Tares nel mese di dicembre a carico di cittadini e attività commerciali. La mozione viene respinta dalla maggioranza, che invece approva l’istituzione della Tares, il regolamento e le nuove tariffe del servizio rifiuti, con il disappunto da parte dei consiglieri di minoranza che naturalmente sono stati contrari.

Altro punto all’ordine del giorno regolamento acquedotto, di cui la minoranza chiede il rinvio al prossimo consiglio visto che la proposta di approvazione non è stata fatta in una seduta ordinaria come previsto dallo statuto ma in seduta urgente, per avere il tempo necessario per poterlo analizzare e fare emendamenti, visto che da una prima analisi nel nuovo regolamento sono previste nuove tariffe più alte rispetto alle precedenti. Ma la proposta viene bocciata dalla maggioranza che non solo approva il regolamento ma presenta per mano del Presidente del Consiglio Giovanni D’Agostino un emendamento che renderà esecutivo il nuovo regolamento e quindi le nuove tariffe non per l’anno 2014 come previsto nella proposta ma retroattivo al 2013 a discapito dei cittadini ignari delle nuove tariffe applicate.La minoranza votando naturalmente contro a tale provvedimento ha preannunciato che farà ricorso presso le sedi opportune avverso tale provvedimento.

Approvato il riequilibrio di bilancio con il voto contrario della minoranza visto che nel piano sono previste le nuove entrate derivanti dalla Tares e dalle nuove tariffe dell’acqua.

Approvati all’unanimità i debiti fuori bilancio il primo derivanti da una sentenza del tribunale di Messina e per i lavori di somma urgenza presso l’acquedotto comunale.

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