Cari fratelli e care sorelle,
l’Avvento ormai alle porte sollecita la nostra comunità parrocchiale e ciascuno di noi a respirare l’aria del Natale, che avvolge le nostre case e gli ambienti che frequentiamo, ma soprattutto la Chiesa e l’umanità intera, che continuano a stupirsi delle meraviglie d’amore di Dio. La spiritualità dell’Avvento conferma il nostro essere ed agire – da battezzati e da famiglia parrocchiale – nel panorama della speranza. Infatti, facendo memoria dell’ingresso di Cristo nella carne e dunque nella storia personale di ciascuno, attendiamo il suo ritorno nella gloria, quando verrà a giudicare con amore misericordioso. Come vivere bene questo tempo che Dio ci dona? Ecco alcune parole chiave da custodire per meditare e crescere nella fede: attesa, speranza, conversione, accoglienza, carità. È il tempo dell’attesa gioiosa del Salvatore che alimenta in noi una speranza paziente. Ma, tutto il nostro vissuto (famiglia, parrocchia, lavoro, scuola, amicizie…) si prepara ad accogliere Cristo e questo richiede conversione, perché è Cristo che svela l’uomo all’uomo, rivelando la sua altissima vocazione (GS 22) come ci ricorda il Vaticano II. Ecco alcuni suggerimenti.
• Per accogliere sul serio Cristo devo meditare e ascoltare con perseveranza la sua Parola. Impegniamoci a mettere al centro la Parola e a trovare in essa la via da percorrere.
• Cristo assume la nostra condizione umana per farci come lui: posso io non vivere l’intimità con Lui attraverso la preghiera e la celebrazione dell’Eucaristia? Sentiamo, dunque, il vivo desiderio di intensificare la preghiera personale e comunitaria e partecipare alla Messa domenicale e almeno ad una Messa durante la settimana. Dal 29 al 7 dicembre avremo la novena in preparazione all’Immacolata.
• Tutto il mistero della salvezza di Cristo è comprensibile solo da chi ama. Cresciamo nella carità e nell’accoglienza reciproca. Per questo ci esortiamo a vicenda a preparare ogni settimana il cesto della carità per i nostri fratelli più bisognosi, portando in parrocchia generi di prima necessità come dono natalizio per loro, consegnato attraverso la caritas parrocchiale.
• Accresciamo il legame tra le vostre famiglie e la famiglia parrocchiale. Vi propongo due appuntamenti: la III domenica di avvento il 15 dicembre invito tutti (piccoli e grandi) a portare da casa i bambinelli che metterete nel presepe che farete in famiglia, perché li benediremo. La domenica successiva, il 22 dicembre, avrò la gioia di consegnare ad ogni famiglia una piccola candela – arricchita dalla benedizione del Signore – da accendere la notte di Natale, tornando a casa dopo la Messa, mettendola vicino al presepe o sul davanzale della finestra per essere tutti insieme luce che risplende con Cristo luce del mondo. Buon cammino di Avvento a tutti noi.
Mons. Giò Tavilla, parroco