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sabato, Luglio 12, 2025
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S.Teresa: Ufficio Tributi, troppi due esperti?

SANTA TERESA DI RIVA – Potenziato l’Ufficio Tributi in vista della predisposizione e notifica dei nuovi ruoli per le aree fabbricabili, mentre si attende la decisione della Corte dei Conti sulla nomina di due esperti esterni. L’Ufficio unico delle entrate del Comune di Santa Teresa di Riva, recentemente costituito con un incarico a due professionisti esterni, è stato potenziato con ulteriori tre unità di personale ( due di catg. C e una di catg. B) su richiesta della direzione area finanziaria, alle quali unità è stata autorizzata l’estensione oraria fino al 31 dicembre di quest’anno. Un provvedimento necessario, secondo la giunta che ha autorizzato l’ulteriore spesa di 3430 euro, per incrementare la predisposizione degli avvisi di accertamento sulle aree edificabili per gli anni non prescritti cioè per il biennio 2007/2008, recuperare l’evasione tributaria e adempiere l’obbligo assegnato dall’amministrazione comunale che ha previsto vengano notificati “almeno 1000 avvisi di accertamento entro la data del 31.12.2013”. Si tratta di tre unità a tempo determinato che sono state autorizzate dalla giunta a svolgere attività lavorativa per 36 ore settimanali. Tutto per non incorrere nei termini di prescrizione previsti dalla normativa, come ha sottolineato la responsabile dell’area finanziaria e responsabile dell’ufficio unico delle entrate comunali, Rosaria Gambadoro. Lo scorso 20 settembre il consiglio comunale ha provveduto a determinare i valori medi venali delle aree edificabili ai fini Ici per gli anni non prescritti e Imu per il 2013, tenendo conto dei prezzi di mercato nelle varie zone “in base a interviste, documentazione e agenzie immobiliari … per ottenere maggiori entrate tributarie” come ha spiegato al consiglio uno degli esperti incaricati per la costituzione dell’Ufficio unico delle entrate comunali e degli accertamenti tributari sulle aree edificabili. I nuovi valori, con valenza retroattiva, stanno producendo la notifica ai contribuenti (anche a quelli che avevano pagato secondo i vecchi parametri) di accertamenti con la richiesta di maggiori oneri. In attesa di vedere come va a finire, va fatta la correzione di un errore “di confusione” in cui siamo incorsi ieri nell’articolo che riguardava il Prg ma che si occupava anche delle nomine dei due esperti per le aree fabbricabili. L’incarico ai due professionisti è di circa 40 mila euro ciascuno (per l’esattezza 42.350 uno e 36.300 l’altro) e non di 80 mila euro ciascuno come abbiamo scritto. E’ la somma dei due incarichi per lo stesso ufficio che fa circa 80 mila euro che sfora, questa si, il limite di 40 mila euro per l’affidamento diretto imposto dal regolamento comunale. Ce ne scusiamo con i lettori. Il raffronto era con la revoca dell’incarico di progettazione del Prg a due professionisti, adottata dalla giunta nel 2012. In quella occasione la commissione di esperti nominata dalla giunta De Luca per verificare l’iter del Prg targato Nicotra-Costa rilevava che “l’incarico di affidamento era illegittimo in quanto sopra soglia rispetto alle norme: il comune aveva una soglia per l’affidamento diretto di 20 mila euro (limite fissato nel 2009, ndc). Non si è tenuto conto di questo tetto” nonostante che ogni incarico non superasse ciascuno i ventimila euro. Il doppio incarico affidato a due tecnici per la redazione a quattro mani dello stesso strumento urbanistico – era questa la tesi della commissione recepita dalla giunta prima e dal consiglio poi – faceva sforare quel tetto. Un principio che, evidentemente, non vale per la recente costituzione dell’Ufficio Unico delle Entrate Comunali.. Ecco perché, trattandosi di una cifra consistente visto che l’incarico può essere rinnovato per altri due anni (e la spesa è prevista nel triennale), si attende la verifica della Corte dei Conti.

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