DOPO LE RIFLESSIONI DELL’AVV. GIANNI MIASI, EX SINDACO DI ROCCALUMERA, OSPITIAMO LE RIFLESSIONI DI MIMMO PRESTIPINO, SINDACO DI PAGLIARA. SUL TAPPETO, OVVIAMENTE, LA QUESTIONE LEGATA ALL’IMPIANTO DI PRE TRATTAMENTO DI ROCCHENERE.
“Apprendo con stupore che anche Chi nell’ultimo decennio è stato l’artefice del disastro politico ed amministrativo del Comune di Roccalumera ed in parte di Pagliara torna di scena per sostenere chi “ sta portando avanti una buona causa”. Vengono dati dei consigli su come affrontare la questione dopo aver spiegato che cosè la frazione umida, avanzi di cibo, frutta e verdura, pane vecchio, fondi di caffè ecc. ecc.. Certo c’è lo spiega Chi avendola potuta visionare giornalmente, é un conoscitore della materia, avendoci fatto calpestare ed odorare, per alcuni anni, cumuli di spazzatura, lungo tutte le vie del paese ed in particolare quella depositata sul lungomare di Roccalumera, particolarmente apprezzata dai villeggianti estivi che di sera facevano qualche passeggiata distensiva in mezzo ad odori nauseabondi in quanto la spazzatura non veniva raccolta per i pagamenti non fatti all’ATO. Definisce la piana di Rocchenere “la parte più pregiata del nostro territorio”, dimenticando che ricade su Pagliara e non su Roccalumera, forse sconosce che oggi il Sindaco è Prestipino e non il Suo fidato ex assessore Di Bella Santino. Ma dove era Lui quando durante la Sua amministrazione a confine di “questo pregiato territorio” su aree di Roccalumera venivano insediate delle stalle, delle discariche per inerti, dei centri di demolizioni auto, delle aree per lo stazionamento per tir, dei depositi per bombole di gas, delle fabbriche di casse da morto,ecc..ecc. Da ultimo l’insediamento della nuova Area Artigianale di Roccalumera che non è esente da inquinamenti ambientali ed acustici, sulla stessa si può lavorare il ferro o insediare una lattoneria, un’officina meccanica o una segheria, un impianto per lavorare il marmo, il ferro e quant’altro di simile compreso l’insediamento di un impianto di biodigestione per la lavorazione dei rifiuti, il tutto proprio di fronte alle abitazioni di Rocchenere, accanto all’Area Commerciale di Pagliara. Cosa ha fatto negli ultimi dieci anni perché “questo pregiato territorio” non fosse innaffiato dagli odori nauseabondi provenienti dal Depuratore, che rendono la vita impossibile, in particolare ad una moltitudine di cittadini di Roccalumera? Ci si augura che “la piana non si trasformi da territorio pregiatissimo a pattumiera maleodorante,” ma a chi verrebbe in mente oggi di insediare in quella zona una struttura Turistica o qualcosa di simile. Si vorrebbe in modo maldestro nascondere lo scempio del territorio fatto in questi anni a confine con la piana di Rocchenere scaricando il tutto su questa iniziativa di Pagliara. Col Suo amministrare ha danneggiato il territorio sia di Roccalumera che di Pagliara ed oggi si erge a difensore dello stesso senza averne alcun titolo. Ecco forse prima di dare consigli o sostenere buone tesi dovrebbe rispondere dei danni causati, sia alla comunità di Pagliara che a quella di Roccalumera. Non accettiamo consigli e rimproveri da chi a chiusura del suo mandato ha lasciato debiti per milioni di euro ed è rimasto negli ultimi anni senza il supporto del Consiglio Comunale che lo ha messo in minoranza sancendo cosi il fallimento della sua “lunga” attività politica. Quanto detto vale anche per alcuni attuali amministratori che, avendo fatto da poco il salto della quaglia, non possono cancellare le loro responsabilità nel Comune di Roccalumera avendo ricoperto per un decennio posti istituzionali di rilievo. Il Comune di Pagliara ha degli amministratori capaci ed attenti, all’altezza di valutare bene tutte iniziative che si mettono in campo specialmente sotto l’aspetto sanitario ed ambientale. Noi ad oggi agli Enti Regionali preposti abbiamo chiesto solo una localizzazione per la costruzione di un impianto di Biodigestione, che non è altro che una fabbrica per la lavorazione dei rifiuti, e non le autorizzazioni per la costruzione di una Discarica, quella già esiste ed è già costruita in contrada Ligoria su territorio di S.Teresa di Riva. Di questo impianto, se realizzato, nè godrà tutto il comprensorio perché così potranno essere abbassati i costi della tarsu, oggi tares. Il relativo progetto sarà oggetto di un capillare esame e sarà approvato solo nel caso in cui non vi sarà alcun dubbio che possa minacciare la salute dei nostri concittadini. Pagliara e disposta al dialogo ma non ha di bisogno e non accetta tutori.
Mimmo Prestipino (Sindaco di Pagliara)
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ED ECCO LE RIFLESSIONI CHE MIASI AVEVAINVIATO AL NOSTRO DIRETTORE
Caro direttore, intervengo sulla ipotesi di realizzazione di un impianto di biostabilizzazione a Rocchenere ( più a Roccalumera che a Rocchenere) per manifestare la mia solidarietà ed il mio sostegno all’amministrazione comunale di Roccalumera che sta portando avanti una buona causa. Quando si tratta del bene comune non c’è schieramento che tenga : il bene di Roccalumera viene prima di tutto e di tutti ed io mi schiero convintamene a difesa del nostro territorio. Detto ciò, vorrei fare alcune riflessioni su come affrontare concretamente la questione. Come saprete la biostabilizzazione è un termine elegante per dire che, ad esempio, tutta la spazzatura del comprensorio ( e subito dopo della città di Messina) viene depositata in un luogo. ( in questo caso la piana di Rocchenere). Una volta depositati i rifiuti si procede alla selezione meccanica attraverso la quale vengono rimossi gli ingombranti, gli inerti e viene ottenuta la separazione tra frazione umida e frazione secca. La frazione umida è costituita dagli scarti di cucina, avanzi di cibo, frutta e verdura, pane vecchio,fondi di caffè, filtri di tè, alimenti avariati o scaduti, gusci d’uovo, fiori e piante domestiche, salviette sporche di carta, sfalci e potature di parchi e giardini, ramaglie ) . Tutte cose belle ed odorose quando sono fresche ma puzzolenti quando vanno a male. Tale composto va triturato per accelerarne il processo di putrefazione biologica e, quando ciò avviene ( anche settimane) ,finalmente si ottiene un composto utile per l’agricoltura. La frazione secca ( si spera) viene caricata nuovamente sui camion e portata a discarica. Mi chiedo se sia ragionevole prevedere un impianto di biostabilizzazione nella piana di Rocchenere. Penso proprio di no e tento di spiegarne, pacatamente, la ragioni. La ragione per la quale la discarica non può e non deve sorgere in quel posto è che quello è un sito di grandissimo pregio, l’unico da Scaletta a Letojanni che possa garantire al territorio uno sviluppo di qualità. La piana di Rocchenere è la parte più pregiata del nostro territorio e la sua vocazione non è certo quella di diventare la pattumiera del territorio quanto piuttosto diventare un nodo di sviluppo importante della economia della riviera jonica tanto più che è a ridosso dello svincolo autostradale. Se, come spero e penso, la zona artigianale di Roccalumera diventerà presto realtà con l’insediamento di imprese e piccole industrie, sarà naturale proseguire tale esperienza destinando la piana di Rocchenere ad ulteriore zona artigianale ed industriale con la creazione di posti di lavoro e ricchezza anche per il comune di Pagliara. Se verrà realizzato l’impianto di biostabilizzazione addio sviluppo. Bisogna fare comprendere a tutti, soprattutto al governo regionale, che noi non facciamo delle rivendicazioni campanilistiche ma difendiamo il territorio , nostro e degli altri. Il governo regionale sa bene che il nostro territorio è massacrato dall’autostrada, dalla ferrovia, dalle condotte per gli acquedotti dell’Alcantara sicchè sono rimaste davvero pochissime aree di pregio che non devono essere sciupate e non può restare inerte ad un ulteriore massacro. Occorre ,a mio avviso, chiedere urgentemente un incontro al governo regionale per una riflessione approfondita dalla quale inevitabilmente emergeranno la inopportunità di tale iniziativa ed il danno enorme che si creerebbe alla riviera destinando un pezzo pregiatissimo di nostro territorio a pattumiera maleodorante. Se, con pazienza e determinazione, faremo riflettere e ragionare la regione vedrete che ce la faremo. Abbiamo combattuto battaglie che sembravano perse in partenza ( penso a chi voleva realizzare la discarica di amianto a Carrubbara) e le abbiamo vinte: non dubito che vinceremo anche questa. Cordiali saluti. Gianni MIASI sabato 5 ottobre 2013