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martedì, Luglio 8, 2025
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Furci, quando piove il paese si allaga: perchè? Intervista al sindaco Foti

Furci Siculo – Ogni volta che la fitta pioggia si abbatte su Furci, il paese si allaga, diventa teatro di profonde pozzanghere che creano seri pericoli agli abitanti e agli automobilisti in transito. E il sindaco presago di questi seri inconvenienti sta correndo ai ripari. “E’ stato predisposto un impegno di spesa, con relazione dei tecnici – ha dichiarato Sebastiano Foti – per un importo di circa 3.600 euro che dovrebbe andare in affidamento prima che cominci la stagione invernale e che preveda non solo la pulitura delle caditoie di tutti i tombini, che verrà effettuata con i nostri operai, ma anche altre operazioni con una ditta edile, che è in grado di sistemare le grate perché c’è un problema di livellamento”. Il paese, ogni qualvolta che arriva un violento acquazzone, viene inondato in più quartieri. La zona più colpita è senza dubbio la via Cesare Battisti, come evidenzia il primo cittadino. “Il problema più grosso, quando piove parecchio, è l’allagamento della via Cesare Battisti, della Nazionale, e soprattutto da via Firenze a via Calatafimi. Ma è un problema strutturale, sul quale deve intervenire anche l’Anas. Quando ci sono delle piogge violente scatta un serio pericolo per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini. Questo è il problema più grosso che cercheremo di farci carico”. Nella zona più a rischio, e cioè la via Cesare Battisti, mancano in più punti le grate di scarico, per cui il deflusso delle acque piovane avviene a rilento. Anche se, come sostengono diversi cittadini, il problema sta a monte, nella zona della pineta, da dove si diparte il pietrisco frammisto alle acque piovane. Anche per questi argomenti il sindaco Foti fa un’analisi chiara e precisa della situazione, dichiarando che alla base di questi seri inconvenienti c’è anche un problema legato al criterio urbanistico. “Molte grate di scarico sono state occluse, o cementificate negli anni passati e ritengo che sia stato un errore perché servivano a fare defluire l’acqua. Perché quando piove a dirotto si forma un fiume in piena, vorticoso, veloce che raggiunge sicuramente un’altezza di quasi mezzo metro, o anche di più, ed è una cosa pericolosissima. Ma il problema è legato al criterio urbanistico degli ultimi trent’anni, perché molti insediamenti sono stati fatti a monte della via Cesare Battisti e sicuramente nel predisporre o organizzare il deflusso delle acque probabilmente non si è tenuto conto di quelle che potevano essere le ripercussioni”. Il primo cittadino spiega che per porre un freno a questa delicata situazione “è necessario intervenire nella zona a monte del paese, come è stato fatto in passato con il consolidamento del vallone Grotte”. Si deve porre un freno intervenendo soprattutto in quelle che sono le strutture collaterali, a cominciare dalla pineta. Bisogna porre un freno a questa situazione e cercare di intervenire tempestivamente. Se si lascia tutto com’è, se non vengono attivati provvedimenti di prevenzione, se non si pone mano a monitorare tutte le grate e tutti i tombini per far defluire le acque piovane, sicuramente la situazione non potrà migliorare. La Cesare Battisti, la via più a rischio di tutto il paese, è quella che è, non può essere cambiata; ma l’amministrazione comunale ha il dovere di intervenire per metterla in sicurezza e per rendere tranquilla la gente del posto. Perché quando piove a diluviare la via Cesare Battisti si trasforma in un piccolo torrente. La forza dell’acqua piovana non solo solleva le botole degli scarichi, ma entra anche nelle case, allagandole. Ed è terrore nelle famiglie. Ecco perché l’amministrazione Foti non può ignorare questo delicato problema che nel periodo invernale tiene col fiato sospeso decine e decine di famiglie.

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