SANTA TERESA DI RIVA – Gestione integrata dei rifiuti: Santa Teresa di Riva e Pagliara fanno squadra e si intestano due impianti di smaltimento e “offrono” i loro “servigi” ad altri 9 comuni del comprensorio: Sant’Alessio, Furci, Savoca, Forza D’Agrò, Mandanici, Antillo, Limina, Roccafiorita e Casalvecchio. La presa d’atto del nuovo accordo di programma sottoscritto lo scorso 9 settembre tra Santa Teresa di Riva e Pagliara è stata ratificata dagli undici sindaci nella riunione di ieri a Santa Teresa di Riva, che, ovviamente, si rifaceva al precedente accordo di programma siglato il 3 giugno sempre a Santa Teresa di Riva, in cui era solo Santa Teresa di Riva a farsi carico dello smaltimento sia dell’umido che del secco. Il nuovo accordo S.Teresa – Pagliara prevede invece la realizzazione di una piattaforma di biostabilizzazione a Pagliara dove verranno trattati i rifiuti differenziati raccolti negli undici comuni. Questo impianto sorgerà su un’area di proprietà comunale difronte all’abitato della frazione Rocchenere, quindi – come ha chiarito il sindaco Mimmo Prestipino – non ha niente a che vedere con la contestatissima discarica di Carreubbara. Sarà un vero e proprio impianto di lavorazione che funzionerà a pieno regime quando la raccolta differenziata avrà raggiunto il top. Dopo il trattamento di separazione della parte secca dall’umido residuo, queste “ecoballe” saranno trasferite nella discarica di Ligorìa a Santa Teresa di Riva dove avverrà lo stoccaggio e lo smaltimento vero e proprio. Per questa “incombenza” i dieci comuni pagheranno a Santa Teresa di Riva la tariffa di smaltimento che sarà lo stesso comune a quantificare sulla base dei parametri stabiliti dalla Regione e in aggiunta 8 euro a tonnellata a titolo di risarcimento del danno ambientale causato dalla discarica. A Ligoria non si potrà comunque conferire se prima non sarà pronto e autorizzato l’impianto di pretrattamento dei rifiuti di Pagliara. Per quanto riguarda la discarica di Ligorìa a giorni sarà conferito l’incarico per la progettazione dell’ampliamento e degli impianti. Sia Pagliara che Santa Teresa di Riva hanno già inoltrato all’agenzia regionale dei rifiuti le rispettive istanze. Ora non resta che aspettare le decisioni della Regione. Per quanto riguarda invece la gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto rifiuti finora è stata avanzata la richiesta per la costituzione di due Aro. Quello “comunale” che servirà il territorio di Santa Teresa di Riva e quello denominato “Valle Dinarini” tra quattro comuni: Roccalumera, Furci, Pagliara e Mandanici. Fermi al palo tutti gli altri comuni della fascia jonica da Scaletta a Letojanni. Intanto i comuni si stanno attivando per la raccolta differenziata porta a porta. Già è stata istituita a Forza D’Agrò e Sant’Alessio. In quest’ultimo comune – come ha riferito ieri il sindaco Rosa Anna Fichera – c’è stata una risposta entusiastica da parte della cittadinanza. Ora non resta che continuare su questa strada anche nel 2014 la percentuale di differenziata dovrà salire al 65%, altrimenti sono dolori, perché aumenteranno i costi di gestione, specie per il conferimento in discarica. Tutto dovrebbe essere finalizzato (il condizionale è d’obbligo, viste le recenti esperienze) all’abbattimento dei costi del conferimento in discarica, attualmente assolutamente proibitivi per le casse del comune e per le tasche dei contribuenti. Il comune di Santa Teresa di Riva, per esempio, ha pagato all’Ato4 in un anno per i servizi svolti (?) compreso il conferimento nella discarica della provincia di Catania, ben un milione e mezzo, ed è stato costretto ad aumentare la tariffa del 26%.