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lunedì, Luglio 7, 2025
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Roccalumera, Furci, Mandanici e Pagliara fuori dall’area metropolitana. Lo chiede l’Unione

SANT’ALESSIO – Fuori dall’area metropolitana i quattro comuni (Furci, Roccalumera, Pagliara e Mandanici) dell’Unione delle Valli Joniche dei Peloritani. E’ quanto l’assemblea chiederà alla Regione, ossia modificare il confine dell’area metropolitana spostandolo a Nizza e lasciando fuori i 4 comuni che fanno parte del territorio dell’Unione. E’ questa la sintesi di un ampio dibattito che si è sviluppato martedì sera in occasione della discussione sulla mozione presentata dal consigliere Ettore Fleres (Roccalumera) sull’istituzione dell’area metropolitana di Messina il cui confine sulla riviera jonica comprende dieci comuni, da Scaletta a Furci. “Presenteremo questa nostra iniziativa, sostenuta dai 26 consiglieri dell’Unione e dai 12 sindaci, al governatore Crocetta e all’assemblea Regionale in modo che, in sede di discussione in aula del disegno di legge, venga ridisegnato il confine della città metropolitana di Messina. Questa soluzione non ne interromperà la continuità territoriale, visto che la linea immaginaria di confine si fermerà a Nizza, ma ci consentirà di non sembrare ulteriormente la nostra Unione” ha spiegato il presidente del consiglio Sebastiano Ravidà. Fermo restando che tutto dovrà passare da un referendum comune per comune per passare all’area metropolitana o aderire al libero consorzio, peraltro già previsto nella bozza del disegno di legge dell’assessore alle autonomie locali Patrizia Valenti. Il testo originario della mozione Fleres è stato quindi modificato anche perché nel frattempo la giunta regionale aveva approvato il ddl della Valenti e anche alla luce dell’incontro che i sindaci avevano avuto in mattinata a Fiumedinisi con il vice presidente delll’Ars, Giovanni Ardizzone, e l’assessore Valenti. Incontro che, in verità, a sentire i commenti, è stato poco tranquillizzate sul futuro dei piccoli comuni e sulla città metropolitana, nonostante il presidente Ardizzone avesse riportato la discussione sul testo del ddl e non solo sulle notizie trapelate attraverso la stampa. L’assemblea dell’Unione ha quindi deciso di partecipare alla manifestazione dei piccoli comuni, indetta dall’Anci, che si terrà giovedì 26 settembre a Palermo “per chiedere alla Regione un energico cambio di rotta sui tagli che non consentono più ai sindaci, che non possono essere lasciati soli sul territorio, di fornire ai cittadini servizi efficienti e risposte concrete in materia di sviluppo e assistenza sociale”. Ancora nulla di fatto (per la seconda volta consecutiva), invece, per l’elezione del vicepresidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, per la cui carica si erano candidati in quattro: Melina Scarcella (Pagliara), Roberta Savoca (Savoca), Rosario Trischitta (S. Alessio) e Antonella Totaro (Roccalumera). Erano presenti 21 consiglieri su 26. Scarcella e Savoca, le più votate, hanno ottenuto rispettivamente 7 e 6 preferenze, che non hanno consentito a nessuna delle due di essere eletta. Non essendo previsto ballottaggio, si andrà ad una nuova votazione in una prossima seduta che sarà convocata dal presidente Sebastiano Ravidà. Non è improbabile che la prossima volta la scelta ricada solo sulle due candidate più votate. Si sta cercando una mediazione tra le varie “anime” politiche che compongono il Consiglio. Niente da fare anche per l’elezione del revisore dei conti . Il più votato, Roberto Miano, si è fermato a 12 consensi, a fronte dei 14 voti necessari per la nomina. L’Unione comprende 12 comuni: S.Teresa, Furci, Roccalumera, Pagliara, Mandanici, Sant’Alessio, Forza D’Agrò, Limina, Roccafiorita e Antillo.

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