SANTA TERESA DI RIVA – Undici le opere “strategiche” progettate dall’amministrazione comunale per ridisegnare il volto di Santa Teresa di Riva, stimolare la crescita e migliorare le condizioni di vita, puntando sui fondi strutturali della nuova programmazione europea. Per intanto si vive di rendita (ma non si dice) grazie al pacchetto progetti che l’amministrazione precedente è riuscita a farsi finanziare (ristrutturazione del campo di calcio e tennis 1.350 mila euro) e quindi in corso di appalto (help center 1.150 mila euro, strada per le cooperative 300 mila euro, o di realizzazione (fotovoltaico municipio 450 mila euro, valorizzazione borgo rurale di Misserio 600 mila euro) o in dirittura d’arrivo (recupero polifunzionale, 950 mila euro). A cui vanno aggiunti i finanziamenti in corso di assegnazione su istanze già presentate: ampliamento ed adeguamento asilo nido via delle colline 500 mila euro); adeguamento sismico scuola elementare Muscolino ( 2 milioni), Sparagonà (900 mila); Cantidati (900 mila); adeguamento segnaletica stradale ai fini turistici (100 mila); potenziamento e riqualificazione depuratore consortile (6 milioni); infopoint (50 mila), messa in sicurezza e prevenzione rischio sismico scuola elementare Barracca (80 mila). I nuovi progetti presentati ed in attesa di finanziamento riguardano : struttura polifunzionale sportiva presso la scuola media Petri (700 mila euro in cofinanziamento); recupero polifunzionale panoramica (2 milioni); realizzazione impianti fotovoltaico scuole Petri – Muscolino – Bucalo – Cantitadi – Sparagonà (770 mila); istanza di finanziamento per accedere al fondo europeo efficienza energetica (5.500.000); Associazione Amiamo Santa Teresa – promozione turistica e gastronomica (400 mila euro dal Gal); tre istanze di finanziamento per la valorizzazione dell’agroalimentare e l’applicazione di nuove tecnologie di comunicazione e guide turistiche interattive (700 mila euro). Tutti lavori o progetti che appartengono al passato. Ora si guarda al futuro con 11 nuove opere che l’amministrazione comunale definisce “strategiche” mentre altre 13, sempre definite “strategiche”, che sono state aggiunte al Piano triennale delle opere pubbliche 2013-2015 già approvato dal consiglio. Le nuove, nuovissime o quasi nuove opere “strategiche” in progettazione sono: svincolo autostradale (ma il Cas fa sapere che la procedura seguita è irricevibile); ampliamento sottopassi ferroviari di via Sparagonà; vie Delle Colline; via Sciascia; completamento rete fognaria; realizzazione impianti risparmio energetico su tutte le aree ed edifici pubblici; manutenzione straordinaria e riqualificazione energetica dell’impianto di pubblica illuminazione; individuazione fonti alternative di approvvigionamento idrico; piano di manutenzione straordinario strade urbane finalizzato anche all’abbattimento delle barriere architettoniche; realizzazione istituto scolastico di secondo grado; interventi di mitigazione dell’erosione della spiaggia; interventi di mitigazione del rischio di esondazione dei torrenti agro’ e savoca; realizzazione parcheggio ex area ferroviaria zona stazione; riqualificazione e messa in sicurezza dei serbatoi comunali. Tutto contenuto nella relazione annuale (la prima) sull’attività amministrativa. E’ un supplemento al piano triennale, un libro dei sogni-bis, che indubbiamente fa sognare per quanta carne al fuoco c’è. A fronte di nuove entrate previste nel bilancio triennale 2013/2015 di 14 milioni e 345 mila 800 euro. Le più “significative” arriveranno dal recupero Ici dal 2008 al 2011 (360 mila euro), recupero tributi pregressi (4 milioni), violazioni codice della strada (446 mila euro), gestione diretta dei parcheggi a pagamento (370 mila), mutui (6 milioni), imposta di scopo (2 milioni), a cui vanno aggiunti i 350 mila euro derivanti dalla quantificazione dell’indennizzo per la separazione del comune di Savoca, già stabiliti dal commissario regionale (ma a cui il comune di Savoca ha fatto opposizione) per 350 mila euro. Non resta che aspettare che i frutti maturino, Intanto si cominciano ad affidare gli incarichi di progettazione. Che dovranno essere remunerati pronta cassa, indipendentemente se la richiesta di finanziamento va o meno a buon fine.


