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martedì, Luglio 8, 2025
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S.Teresa:Spiaggia e torrenti fanno paura. La minoranza mobilita il consiglio comunale

SANTA TERESA DI RIVA – Mare e torrenti a Santa Teresa di Riva fanno paura. Si muovono i cittadini stanchi di aspettare i tempi della politica e della burocrazia, denunciando la situazione di grave pericolo per l’incolumità pubblica alla Protezione Civile, provinciale, regionale e nazionale, a cui segnalano i pericoli in modo che un giorno nessuno possa dire “non sapevamo”. Intanto il gruppo consiliare “Città Libera” di Santa Teresa di Riva ha presentato una mozione al consiglio comunale per impegnare l’esecutivo municipale “a porre in essere con la massima urgenza tutti gli adempimenti necessari per fronteggiare in maniera risolutiva” il problema dell’erosione della spiaggia. I cinque consiglieri del gruppo “Città Libera”, Antonio Di Ciuccio, David Trimarchi, Santino Veri, Franco Brancato e Sebastiano Pinto, ricordano all’esecutivo “che la progressiva dimunzione della spiaggia rappresenta un grave problema per il nostro paese in quanto da un lato priva la nostra comunità di una risorsa fondamentale per il sostentamento della propria economia e dall’altro lascia le abitazioni ubicate sul lungomare senza alcuna protezione dai marosi che durante l’inverno flagellano la costa” ed indicano anche le zone che necessitano con più urgenza di un intervento “in prossimità del Centro e della via del Gambero l’erosione ha raggiunto livelli allarmanti”. La precedente amministrazione aveva commissionato alla Facoltà di Ingegneria dell’Universita di Catania uno studio diretto ad individuare le cause che determinano la diminuzione della costa, da cui ne era derivato un progetto dell’importo di 30 milioni di euro, presentato al Ministero per il finanziamento, per la creazione di una barriera soffolta e alla Regione per il ripascimento della spiaggia (5 milioni e 800 mila euro). I consiglieri di minoranza Antonio Di Ciuccio, David Trimarchi, Santino Veri, Franco Brancato e Sebastiano Pinto chiedono adesso che si intervenga con la massima urgenza evitando che si determini una situazione irreversibile e impegnano il sindaco e l’Amministrazione comunale a porre in essere tutti gli adempimenti necessari per fronteggiare la gravissima emergenza. Il problema in questi ultimi anni ha assunto dimensioni che cominciano a destare apprensione in seno alla comunità, perché la progressiva diminuzione della spiaggia ha ricadute anche sul settore turistico oltre che causare danni al lungomare, flagellato dai marosi durante la stagione invernale, con danni e esborsi per il ripristino delle condizioni di sicurezza della viabilità che pesano sul bilancio comunale. Oltre che mettere in pericolo le abitazioni che fronteggiano il mare. La mozione sarà discussa nella prossima riunione del consiglio comunale. Ma anche i torrenti fanno paura. Soprattutto il “Savoca” il cui alveo è talmente pieno di detriti che il rischio di una esondazione in caso di piogge abbondanti è reale. E si muovono anche i cittadini stanchi di aspettare i tempi della politica e della burocrazia. Agostino Moschella ed alcuni residenti hanno redatto una petizione dove dopo avere messo in evidenza lo stato del torrente Savoca e i rischi che comporta per i cittadini di Santa Teresa Di Riva e di Furci, chiedono provvedimenti urgenti al fine di evitare quello che accadde con l’alluvione del 1958, e pensare ad una via di fuga alternativa alla via Sparagonà collegando la strada provinciale 23 al Lungomare di S.Teresa.

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