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lunedì, Luglio 7, 2025
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Firmato protocollo d’intesa Parco dell’Agrò. Casalvecchio comune capofila

CASALVECCHIO – Tutti gli otto sindaci della Valle hanno firmato ieri mattina nell’aula consiliare di Casalvecchio, il protocollo d’intesa per la costituzione del “Parco dell’Agrò”, per la gestione unitaria dei beni archeologici, storici, architettonici, ambientali e paesaggistici di tale ambito territoriale. Era stato promosso dal comune di Casalvecchio il cui sindaco Marco Saetti aveva lanciato la proposta nel corso di un vertice che si tenne il 19 luglio scorso nell’Abbazia dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò. E saranno proprio l’Abbazia arabo – normanna e gli scavi archeologici di Scifì (Forza D’Agrò) recentemente vincolati dalla soprintendenza, al centro di questo ambizioso progetto che finalmente supera i campanilismi e le municipalità e guarda lo sviluppo del territorio in ottica comprensoriale. D’altronde il primo passo lo aveva fatto proprio il sindaco Saetti quando dichiarò che “l’Abbazia è in territorio di Casalvecchio ma appartiene a tutta la Valle”, parole nuove, che hanno subito trovato il consenso degli altri sindaci dei comuni della Valdagrò: Santa Teresa di Riva, Savoca, Casalvecchio, Antillo, Limina, Roccafiorita, Forza D’Agrò e Sant’Alessio. Attenzione,però, non sarà il solito carrozzone mangiasoldi. Molto si baserà sul volontariato e su personale interno dei comuni aderenti. Questo detto per evitare fraintendimenti.

Il protocollo d’intesa appena firmato sarà inviato alla presidenza della Regione ed agli assessori regionali al Turismo (Michela Stancheris), Beni culturali (Maria Rita Sgarlata) e Infrastrutture (Nino Bartolotta) per la presa d’atto ma anche servirà come invito di partecipazione ad una prossima conferenza dei servizi con gli altri enti interessati (dal demanio, al genio civile, alla forestale, per esempio) che dovranno dare pareri e indicazioni sulle iniziative che il costituendo “Parco Agrò” andrà ad intraprendere. Prima fra tutte la progettazione della strada a scorrimento veloce Santa Teresa – Abbazia per collegare in modo veloce, sicuro e … decente, lo storico monumento sulla sponda sinistra del torrente Agrò alla Riviera jonica ed alla grande viabilità per consentire, soprattutto, ai moderni pullman di turisti ed escursionisti di raggiungere l’abbazia in tutta comodità, allargando, quindi, i flussi dei visitatori anche con una adeguata opera di divulgazione. Ma la strada da sola non basta, bisogna sia inserita in un contesto progettuale più ampio che trovi fondamento e sostegno dal “Parco Archeologico e Naturistico Valdagrò”.

Il primo passo è stato fatto, forse il più importante, quello decisivo, ora non bisogna mollare la presa. Ne è convinto il sindaco di Casalvecchio, Marco Saetti, che è ovviamente soddisfatto: “Abbiamo superato qualche difficoltà – ci ha spiegato – ma alla fine abbiamo trovato la disponibilità di tutti i sindaci. E’ il primo dei tre step che ci siamo prefissati quando lanciammo quest’idea del parco con al centro l’abbazia. La firma è una grande apertura di credito nei nostri confronti, ora dobbiamo lavorare tutti con impegno per cambiare il volto di questa Valle da troppo tempo vituperata ed illusa”.

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