24.2 C
Santa Teresa di Riva
lunedì, Agosto 11, 2025
HomeAttualitàS.Teresa, la spiaggia continua a sparire ed il mare si avvicina alle...

S.Teresa, la spiaggia continua a sparire ed il mare si avvicina alle case

SANTA TERESA DI RIVA – L’erosione della costa avanza, senza che arrivino i provvedimenti adeguati e necessari. L’ampiezza della parte centrale della spiaggia di Santa Teresa di Riva, quella che va da Porto Salvo a Sparagonà, si è notevolmente ridotta, il livello della stessa spiaggia rispetto al muro del lungomare si è abbassato di due metri (come già segnalava alla Regione nel febbraio del 2010 il sindaco di S.Teresa) l’erosione è evidente, ma non ci sono segnali che possano far sperare in una azione che possa contenere questo fenomeno, che tiene in apprensione quanti abitano in questo tratto di Lungomare. L’amministrazione comunale, in seguito ad uno studio fatto eseguire da esperti dell’Università di Catania nel 2010, aveva presentando al Ministero per l’Ambiente la richiesta di finanziamento di 30 milioni per un progetto per la difesa delle aree costiere mediante una barriera soffolta, e alla Regione la richiesta di finanziamento per 5 milioni e 800 mila euro per gli interventi integrati per la protezione del litorale in erosione. I due progetti erano al primo e secondo posto del Piano Triennale 2011/2013 ma nel Piano triennale 2013/2015 sono scivolati all’indietro di un posto. Però è stato aggiunto un progetto per la riqualificazione del lungomare da 25 milioni di euro con l’intendimento di farne una promenade, un boulevard ad esclusivo uso pedonale. Bella iniziativa anche questa,però, prima ci sarebbe da pensare a come proteggere lungomare e spiaggia, perché la preoccupazione è questa, mentre le opere di sviluppo possono aspettare. Le mareggiate dello scorso inverno hanno letteralmente “scavato” la spiaggia e, mentre negli anni passati c’era sempre a fine stagione invernale la mareggiata finale “riempitiva” e che quindi compensava quanto prima scavato, quest’anno questa mareggiata salvatrice non c’è stata. La spiaggia è sempre più corta, ce ne siamo accorti questa estate. In attesa di “barriere” e “pennelli” l’unica strada sembra quella del ripascimento, ovvero rifornire con altra sabbia la sabbia portata via dal mare. E quale migliore soluzione più a portata di mano se non la sabbia che potrebbe arrivare dallo svuotamento degli alvei dei torrenti che da sempre in modo naturale (fino a quando,però, non è intervenuta la mano dell’uomo che è riuscita a modificare quello che non andava modificato, come l’esperienza ha dimostrato) riforniscono la spiaggia? Ma non si può, una legge lo vieta. Due anni fa, settembre 2011, ci fu una deroga. Il Genio civile e la protezione civile su pressione dei sindaci di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio avevano autorizzato lo svuotamento degli alvei dei torrenti Agrò e Savoca proprio per ripascere la spiaggia. Quel settembre 2011 c’era stata una conferenza dei servizi tenutasi presso la sede provinciale della protezione civile, tra il responsabile provinciale, Bruno Manfrè, i sindaci di Sant’Alessio Siculo (Giovanni Foti) di Santa Teresa di Riva (Alberto Morabito), Forza D’Agrò (Fabio Di Cara), Savoca (Nino Bartolotta) e Furci Siculo (Bruno Parisi) ed il rappresentante del Genio Civile, per il via libera allo svuotamento degli alvei dei torrenti Agrò e Savoca che ormai hanno raggiunto livelli da allarme rosso. Il via libera al prelievo è stato dato per entrambi i torrenti ma mentre per l’Agrò si poteva cominciare immediatamente a depositare la sabbia sulla spiaggia visto che le analisi di caratterizzazione chimica erano già state fatte in occasione del ripascimento della spiaggia di Sant’Alessio Siculo, per il Savoca è stata autorizzato l’accatastamento della sabbia ai lati dell’alveo, in attesa del responso delle analisi. Tutto si è risolto invece con l’accatastamento della sabbia ai bordi degli argini. Da sempre i torrenti sono i maggiori fornitori di sabbia per le nostre spiagge, quindi anche in questo caso il nulla osta non avrebbe dovuto tardare. D’altronde proprio l’inverno scorso madre natura ci era venuta incontro perché i sedimenti hanno quasi completamente coperto le briglie sul torrente Agrò, ed un po’ di sabbia è scesa a mare, tanto che la spiaggia si è un po’ sollevata di livello nella zona di Barracca (periferia sud). Inoltre sempre due anni fa il sindaco di Santa Teresa di Riva aveva annunciato la firma di un convenzione con il raggruppamento di imprese che si è aggiudicato il progetto per i lavori per la realizzazione del porto di Tremestieri, a che la sabbia prelevata dai fondali, anziché essere smaltita in discarica, venisse utilizzata per il ripascimento della spiaggia di Santa Teresa di Riva. Naturalmente questo sarà possibile dopo le risultanze delle analisi chimiche e granulometriche di compatibilità. Da Sant’Alessio, dove la situazione non è meno drammatica di Santa Teresa, proponevano la proclamazione dello stato di emergenza.

I piu' letti