Furci Siculo – L’amministrazione Foti dichiara guerra all’amianto. Tutti gli edifici con i tetti coperti di amianto dovrebbero essere censiti ed i proprietari invitati a sostituirli. La crociata del sindaco Sebastiano Foti, un medico che conosce bene la realtà locale, parte dal mattatoio comunale. Dalla prossima settimana una squadra di operai specializzati e ben equipaggiati, toglierà il tetto in eternit da questo vecchio stabile per sostituirlo con uno in tegole. “Il tetto del mattatoio è tutto logorato – ha dichiarato il sindaco Sebastiano Foti – per cui col vento le polveri potrebbero essere trasportate sui passanti, sulla gente”. In verità le polveri contenenti fibre d’amianto, respirate, possono causare gravi patologie (tumori della pleura e il carcinoma polmonare). Appunto per questo la produzione e lavorazione dell’amianto è fuori legge in Italia dal 1992. Tornando al caso Furci, c’è da dire che una volta abbattuto il tetto del mattatoio, il comune dovrebbe procedere a continui accertamenti lungo l’abitato del paese, segnalando tutte le case coperte con eternit. “E’ il primo comune che si interessa di questo serio problema – ha detto ancora il sindaco Foti – per questo abbiamo stanziato una certa somma che dovrà servire a ricoprire le spese dell’intervento”. Furci, per la cronaca, è uno dei pochi comuni del Messinese dove le morti per cause tumorali hanno un’alta percentuale. L’ex sindaco Bruno Parisi, prima di lasciare il suo mandato, ha inviato una lettera ai dirigenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale chiedendo un monitoraggio del territorio per sapere se “le morti per tumori a Furci sono in percentuale uguali a quelle dei comuni limitrofi”. E questo perché ultimamente sembra che ci sia stato un incremento di decessi per cause tumorali. La risposta però ancora non è arrivata.