SANTA TERESA DI RIVA – Villa Ragno non finisce mai di stupire: mentre era in corso il tracciamento dei sottoservizi esistenti mediante l’utilizzo di un georadar, è venuto fuori che sotto il piano di calpestio ci sono alcuni ampi vani che finora non sono stati mai riportati nelle planimetrie ufficiali, inoltre è anche emerso che dove attualmente è ubicata la sala consiliare c’era un cortile interno ad un livello più basso del terreno, che poi è stato riempito quando dieci anni fa venne ristrutturato l’edificio in seguito all’acquisto da parte del Comune. Una “scoperta” che ha subito scatenato la fantasia popolare: c’è chi dice ci fosse una camera segreta che durante un certo periodo storico venisse usata per gli “interrogatori”, chi parla di un cunicolo che collegava la villa con gli edifici sul lato opposto di corso Francesco Crispi dove era ospitata la Casa del Fascio (degli stessi proprietari di Villa Ragno), di cui ha parlato anche il compianto sindaco Giuseppe Caminiti nella sua monumentale opera sulla “Storia di Santa Teresa di Riva” (1996). Ne è stata rilevata l’esistenza proprio difronte all’ingresso principale.