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venerdì, Luglio 4, 2025
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Consiglio, bagarre in aula, dopo uno scambio di dinvettive con il sindaco, la minoranza abbandona l’aula

SANTA TERESA DI RIVA – Bagarre in consiglio comunale con una conclusione imprevista: l’abbandono dell’aula da parte del gruppo di minoranza, dopo un’ora di botta e risposta al vetriolo tra il sindaco Cateno De Luca ed il capogruppo di minoranza Antonio Di Ciuccio. Subito, sin dopo l’appello (assente soltanto il consigliere Casablanca di maggioranza) il fuoco è divampato per due pregiudiziali poste da Di Ciuccio sulla regolarità delle procedure seguite per la relazione annuale del sindaco e per il bilancio. Sembrava un tuffo nel passato recente quando proprio l’anno scorso sul bilancio vennero mossi gli stessi appunti. E come allora sindaco e capogruppo non se le sono mandate a dire, c’era tanta acredine nelle parole dell’uno e dell’altro, con il sindaco che ha lasciato l’aula mentre il capogruppo esponeva le sue ragioni e con la minoranza che abbandonava l’aula dopo la filippica di Di Ciuccio. Gli argomenti veri della lunga serata non erano stati nemmeno sfiorati, sembrava fosse partita la rincorsa per le prossime amministrative con Di Ciuccio che veniva proposto come l’anti-De Luca. Ma la corsa è lunga, tante cose cambieranno da qui a tre anni, e sicuramente non ci sarà una sfida De Luca – Di Ciuccio visto che il sindaco uscente non intende riproporre la sua candidatura, come ha egli stesso dichiarato. Ma, mai dire mai. Per quanto riguarda i contenuti della serata consiliare che è filata via liscia dopo il forfait della minoranza, il sindaco ha comunicato al consiglio, che ne ha preso atto, della relazione del commissario regionale relativa alla definizione dei rapporti patrimoniali con Savoca, che assegna a S.Teresa un bonus di 350 mila euro, già inserito nel bilancio di previsione. Il sindaco ha quindi chiesto al consiglio pieno mandato per l’avvio delle procedure per la definizione di un altro contenzioso con Savoca, quello dei confini. Sarà dato mandato ad un legale per lo studio della faccenda e soprattutto per far valere il decreto del 1948 e far ritornare Scorsonello e Cantitadi, le due frazioni contese, come parte del territorio di Santa Teresa di Riva, dopo l’annessione “per ignavia di S.Teresa” decisa da Savoca negli anni Ottanta. Per quanto riguarda la definizione dei rapporti patrimoniali, il sindaco ha riferito che il Comune di Savoca ha ottenuto dal commissario regionale 60 giorni per studiare le carte. Trascorso questo tempo e se non interverranno fatti nuovi, il consiglio comunale di Savoca dovrà prendere atto delle risultanze di quella relazione, o lo farà lo stesso commissario in sostituzione del consiglio stesso. La “questione Savoca” quindi, a sessantacinque anni dall’autonomia, è sempre più aperta. Sia dal punto di vista patrimoniale che da quello dei confini. Ma forse ora c’è una accelerazione che toglie molta polvere dal carteggio aperto nel 1948. La parte successiva del consiglio (senza l’opposizione in aula) è stata assorbita in gran parte dalla relazione annuale del sindaco e poi dal bilancio. Il sindaco ha illustrato all’aula, occupata in gran parte dai componenti del comitati di quartiere eletti lo scorso 30 giugno, quale sarà la Santa Teresa che verrà, quali gli investimenti, quali le opere strategiche destinate a cambiare il volto nella nostra città. Il bilancio di previsione è stato una diretta conseguenza di quella relazione: nonostante le difficoltà, si punta sugli investimenti, per dare una spinta all’economia ed allo sviluppo. In apertura dei lavori è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare lo studente venticinquenne di Forza D’Agrò, Dario Lombardo, morto in Spagna nel tragico incidente ferroviario in cui hanno perso la vita 78 persone. Quindi, prima di leggere la sua relazione, il sindaco ha donato ai consiglieri una copia dell’ultimo romanzo di Melo Freni, “Riscatto”, che era stato presentato la sera prima al Baia Taormina.

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