Roccalumera – Non solo i carabinieri ma anche le forze di polizia stanno svolgendo accurate indagini per assicurare alla giustizia i responsabili dell’atto criminoso perpetrato ai danni dell’assessore al comune di Roccalumera Sebastiano Foscolo. Lo ha assicurato il prefetto di Messina dott. Stefano Trotta al sindaco di Roccalumera dott. Gaetano Argiroffi nel corso di un incontro privato che si è svolto in prefettura. Subito dopo è stato diramato anche un comunicato, il cui si legge che il Prefetto “ pur prendendo atto della costante azione assicurata dalle forze di polizia territoriali, ha comunque disposto l’intensificazione del controllo del territorio ed ha richiesto al sindaco di mettere in atto ogni utile iniziativa per la sollecita attivazione dell’impianto di videosorveglianza peraltro già installato”. Da qualche anno, in verità esistono sedici telecamere installate nei punti nevralgici del paese. Il sindaco d’allora, avv. Gianni Miasi, aveva predisposto questo servizio di video sorveglianza, disponendo in un ufficio del comune il sistema operativo dell’impianto. La gara d’appalto è stata espletata, ma stranamente questo sistema di controllo del territorio non è entrato mai in funzione. Ricordiamo che un paio di anni addietro, in via Vespucci, quasi a ridosso del casello autostradale, una banda di delinquenti assaltò una rinomata pescheria, distruggendola a colpi di mazza e mandando all’ospedale uno dei due proprietari, con un colpo di pistola alla gamba. Da quel momento è stato chiesto dalle forze dell’ordine, dai politici, dai commercianti e dagli amministratori comunali un servizio di telecamere a circuito chiuso lungo tutto il territorio. L’impianto, come dicevano, è stato installato, però a tuttoggi non è entrato in funzione. Adesso il Prefetto di Messina, alla luce anche di questi atti intimidatori di matrice politico mafiosa, ha chiesto al sindaco Gaetano Argiroffi di mettere in azione l’impianto di videosorveglianza su tutto il territorio comunale, per arginare così la spirale di violenza. Un servizio che dovrebbe coprire non solo Roccalumera centro ma anche le popolose frazioni di Sciglio ed Allume. C’è da dire, però, che la zona dove è successo l’attentato, con l’incendio alla Fiat Punto dell’assessore Sebastiano Foscolo e alla Citroen Xasara del padre Rosario, è tutta di nuova costruzione, ed è anche al buio perché l’impianto di illuminazione non è stato ancora attivato, per cui pure le telecamere in altre zone del paese non avrebbero certamente immortalato il vile attentato. Per il resto, ancora la cittadinanza non ha digerito questo atto criminoso contro un assessore del comune di Roccalumera, e soprattutto non ha smaltito la ferocia con cui è stato attuato. Ricordiamo che Sebastiano Foscolo è assessore al turismo, spettacolo e sport da appena un mese e in questo breve lasso di tempo ha partecipato a qualche riunione di giunta, per mettere su il cartellone delle manifestazioni estive. Prima d’ora non è stato mai né consigliere, né assessore, per cui non si riesce a capire il motivo sell’attentato. Inoltre la famiglia Foscolo gode di larga stima in paese, perché apprezzata, ammirata e ben voluta da tutti. Il luogotenente Santo Arcidiacono, comandante la locale stazione dei carabinieri, sta lavorando intensamente, sta scavando negli ambienti politici ma alche al di fuori della cerchia politica, per far luce su questo crudele atto intimidatorio, che ha ferito i cittadini onesti di Roccalumera.