Approda in Lega Pro il centrocampista diciannovenne Giuseppe Maimone, in forza da due anni alla Reggina, sul quale c’è l’interessamento di alcune squadre. Ma la firma del suo primo contratto da professionista Maimone per la Reggina è solo questione di ore, dettagli che il procuratore sta definendo con la società del presidente Foti. Dopo la Reggina lo darà in prestito ad una società di serie C che già lo ha richiesto. Giuseppe Maimone è nato a Forza D’Agrò, un borgo medievale a due passi da Taormina, e calcisticamente è cresciuto nello Sportinsieme dove militava anche il padre, Nino, difensore roccioso dal cuore immenso. Dopo avere vinto due campionati a Santa Teresa, Giuseppe è stato notato dal responsabile del settore giovanile della Reggina, Giacchetta, che appena sedicenne lo portò a Reggio Calabria. Viene aggregato alla squadra Allievi, gioca 4 partite e segna il suo primo gol con la maglia amaranto. L’anno successivo ha totalizzato 18 partite condite da due reti,mentre quest’anno è stato il suo miglior campionato con 24 presenze e la bellezza di 8 reti.Le sue ottime prestazioni hanno convinto spesso mister Dionigi ad aggregarlo alla prima squadra.E infatti è stato portato in panchina in alcune partite di Coppa e di Campionato. Nel 3-5-2 della primavera reggina giocava sul centrodestra, sfruttando la sua corsa e le sue innate propensioni di incursore. Giocando in un centrocampo a 3 o a 5 a seconda dei movimenti degli esterni non ha problemi ad inserirsi nello scacchiere tattico. Adesso, con la firma del suo primo contratto da professionista, Maimone può mettersi in luce calcando palcoscenici più impegnativi. A Forza D’Agrò, dove vive la famiglia di Giuseppe, incrociano le dita assieme a tutto il paese che aspetta di festeggiare l’ingresso del primo calciatore nostrano nel mondo dei professionisti del pallone. “Mio figlio nei tre anni passati a Reggio si è notevolmente affinato, ora è pronto per traguardi più ambiziosi” dice con orgoglio il papà Nino che nel primo anno di permanenza a Reggio lo accompagnava da Forza D’Agrò a Messina per fargli prendere l’aliscafo dopo avere trascorso una giornata in famiglia.