SANTA TERESA DI RIVA – A distanza di 85 anni dalla sua espulsione dal Partito Nazionale Fascista, l’on. Michele Crisafulli Mondiò, già sindaco di Santa Teresa di Riva dal 1907 al 1917 e vice sindaco dal 1917 al 1920, torna a far parlare di se. Il motivo è una mostra che si tiene a Lucca e che resterà aperta fino al 6 ottobre, in cui si parla di arte in Italia dal 1920 al 1950. E Crisafulli Mondìo c’entra perché tra il 12 maggio ed il 17 giugno del 1928 sostenne (allora era già deputato nazionale del Pnf) l’allestimento a Taormina nel Palazzo dei Duchi di Santo Stefano della Prima (e ultima) mostra di arti decorative siciliane. Quella mostra ottantacinque anni fa fu promossa da letterati messinesi illustri ma non si sarebbe potuta allestire senza il sostegno dell’on. Michele Crisafulli Mondìo, che oltre ad essere deputato ed amico personale di Mussolini, nonché federale di Messina, era un personaggio carismatico e brillante, che poteva vantare rapporti anche con artisti allora molto in voga. Sarà Michele Crisafulli Mondìo, nelle vesti di presidente dell’Amset (Associazione messinese sport e turismo) “a sostenere con entusiasmo la manifestazione condizionandone in qualche misura, forse, anche il suo futuro” come ricorda il critico d’arte Gioacchino Barbera che è nel Comitato scietifico della mostra di Lucca. Ad inaugurare la mostra di Taormina il 12 maggio 1928 su Dino Grandi, sottosegretario agli Esteri. La mostra non ebbe un seguito perché nel 1929 l’on. Michele Crisafulli Mondìo venne espulso dal Partito nazionale fascista. Questo episodio viene raccontato nel libro “Storia di Santa Teresa di Riva” del prof, Giuseppe Caminiti (già sindaco dal 1962 al 1967). “Nel corso di una riunione politica a Taormina alla quale partecipavano alcuni tra gli uomini politici, di cultura, professionisti, più importanti della provincia, tra cui il fratello del prof. Sen. Ludovico Fulci. Tutti erano seduti in attesa dell’arrivo dell’on. Crisafulli. Quando arrivò, tutti si alzarono, rimase seduto il fratello del senatore Fulci. Naturalmente questo fu un affronto per l’on. Crisafulli, il quale invece di stringergli la mano come aveva fatto con gli altri, gli diede uno schiaffo. Il prof. Fulci essendo senatore era legato da rapporti di amicizia con il Re sul quale intervenne per farsi vendicare l’onta subita dal fratello. Il Re a sua volta sollecitò Mussolini: il resto è intuibile”. Crisafulli Mondiò morì a Savoca il 26 febbraio 1943. Di lui a Santa Teresa di Riva resta quella che comunemente viene chiamata “Villa Ragno” che oggi ospita il Palazzo della Cultura e l’aula consiliare. In occasione della consegna ufficiale alla cittadinanza di S.Teresa, da parte dell’Amministrazione comunale, del Palazzo della Cultura, nel 2009, lo storico locale arch. Salvatore Coglitore ho realizzato un video fotografico dedicato all’argomento. La villa Crisafulli-Ragno, è strettamente legata al ventennio, in quanto sia il proprietario originario, l’On. Michele Crisafulli Mondio (Messina 1881- Savoca 1943) che il sen. Luigi Ragno (Francavilla 1899- Santa Teresa di Riva1984), fecero parte dello stato maggiore del Regime fascista. Il “Palazzo della Cultura” è stato nel ventennio fascista luogo di incontri e di scontri tra i gerarchi della Messina politica di allora.