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venerdì, Settembre 26, 2025
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Gescal una storia infinita. Vince la passione per lo sport. Nuovo progetto calcistico.

Hanno dato l’addio al calcio almeno un paio di volte a testa. E sono ancora qua. Anima Gescal. Protagonisti di un’altra impresa. Si, perché di impresa si tratta, quella che ha consentito alla squadra messinese di mantenere la Prima Categoria, dopo il doppio salto dalla Terza. E sono loro la vera anima di una squadra, che senza tanti investimenti, riesce sempre ad essere squadra. Età media 39.6, ma con una passione da ragazzini. Forse per Davide Totaro e Paolo Passaniti, i più anziani del gruppo (45 e 46 anni), quella di ieri è stata veramente l’ultima partita ufficiale, anche se qualche dubbio permane. Intanto il bomber Fabrizio Giordano cala l’asso, con una pregevole doppietta, con tanto di striscione/dedica “HabemusFabri”, dalle tribune gremite e a festa, come non succedeva da tempo a Bisconte. Un colpo d’occhio emozionante, con tanto di palloncini e bandiere biancoverdi a contornare una prestazione esemplare contro il Milo; un 5 a 3 spettacolare con i cognati Carrozza e Andreacchio in grande spolvero e in vena di preziosismi. Loro hanno “solo” 35 anni, magari sapranno ancora dare il loro contributo alla causa Gescal. E se giocano come oggi… Infine il “nonno” Lorenzo Peditto che chissà perché guarda la gara dalla tribuna… Non si sa se li rivedremo in campo, ma i magnifici 6 restano nella storia del Gescal, capaci di guidare una squadra nata per puro divertimento a calcare nuovamente il palcoscenico della Prima Categoria dopo 13 anni di assenza. “Per scherzare dicevamo tra di noi, ricorda Totaro, riportiamo la squadra in Prima e poi ci ritiriamo e così è stato”. Ma non si sono fermati qui e anche quest’anno dal campo hanno dato il loro apporto per centrare la salvezza, arrivata con ben tre giornate di anticipo. Intanto la società ha iniziato a gettare le basi per un progetto societario importante. L’instancabile lavoro di Nino Giordano, vera molla dinamica della compagine biancoverde, coadiuvato da collaboratori appassionati e motivati (La Rocca, Maugeri, Scimone, Currò, Acquaviva, Marongiu…per nominarne alcuni), ha creato i presupposti per la costituzione di un importante settore giovanile, valorizzando un gruppo di interessanti giovani emersi nel corso della stagione in corso. Anche a livello di prima squadra, i vari Cannistrà, Martinez, Daniele Giordano, Salvo, Pellegrino, D’Agostino, Acquaviva (quest’ultimo non è una scoperta), sono tutti giocatori molto giovani che hanno già espresso importanti valori e possono rappresentare lo zoccolo duro su cui costruire un organico competitivo. La società del presidente Francesco Panarello,che ha lavorato in silenzio in questi anni, si propone di dare continuità ad un progetto nato all’insegna dell’amicizia e che intende proseguire sulla scia della passione e l’amore per questa maglia, in considerazione del fatto che: Il Gescal è un’altra cosa.

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