Aspettando il metano, i comuni pagano la burocrazia

SANTA TERESA DI RIVA – Il protocollo d’intesa tra i comuni della riviera jonica che ancora ne sono privi e che fanno parte del “Grande Progetto” per la rete di distribuzione del gas metano, è stato firmato nel 2009: da allora ad oggi sono state prodotte tante scartoffie ma una ruspa che scavasse per la posa del primo tubo non si è ancora vista. In compenso i comuni facenti parte del “Grande Progetto” continuano a sborsare quattrini per far funzionare la macchina burocratica del “bacino Jonico Peloritano”. Il comune capofila, Fiumedinisi, in questi giorni batte cassa. Il Comune di Santa Teresa di Riva per il 2009 si è impegnato a versare 1000 euro, per il 2010 e 2011 la quota è salita a 4.913 euro, per il 2012 è di 3913 euro e 40 centesimi. Quote che non sono state versate. sicchè il comune di Fiumedinisi, che è capofila del consorzio e presso il quale è stato costituito l’ufficio unico per la gestione associata degli adempimenti necessari, ne ha sollecitato il versamento. Al comune di Santa Teresa di Riva sono stati richiesti 9.826 euro e 80 centesimi. Immediatamente il diretto dell’area territorio e ambiente, Franco Cisto, con propria determina, ha provveduto alla liquidazione di quanto richiesto. I comuni del bacino sono: Ali’, Ali’ Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Fiumedinisi, Furci Siculo, Itala, Mandanici, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Sant’Alessio Siculo, Savoca, Scaletta Zanclea, Santa Teresa di Riva. I lavori dovevano iniziare nel 2011, come aveva annunciato il presidente del consorzio, Cateno De Luca, alla conferenza stampa per la firma del contratto di appalto dei lavori. Ma ci fu un intoppo.