La prima sezione penale del Tribunale di Messina ha condannato rispettivamente a 14 e 12 anni di carcere quattro marocchini accusati di violenza sessuale e tentato omicidio. Si tratta di Aboufaris Salah, Aboufaris Mohamed (deceduto prima della sentenza), Aboufaris Miloudi, Bouazza Annajy e Aboufaris Radouan. Sono stati tutti condannati per il reato di tentato omicidio aggravato in concorso tra di loro, mentre il primo, che ha avuto la pena più alta (14 anni) è stato condannato anche per il reato di violenza sessuale. Secondo la ricostruzione della pubblica accusa i fatti, avvenuti tra il novembre 2003 e maggio 2004, tra Santa Teresa di Riva e Furci Siculo, vedono coinvolti una coppia di coniugi di nazionalità marocchina, stabilmente residenti in Sicilia, ed un gruppo di loro connazionali, tutti commercianti ambulanti nei locali mercati rionali. La vicenda iniziò quando uno dei marocchini mise gli occhi su un’avvenente connazionale, già coniugata, facendola oggetto di insistenti molestie ed attenzioni di carattere sessuale. Un pomeriggio del mese di novembre 2003, mentre la donna in stato di gravidanza si trovava da sola presso la cabina telefonica nel parco di Furci Verde, venne sorpresa alle spalle dall’uomo il quale rinnovò le sconvenienti richieste e dopo l’ennesimo rifiutò, con violenza, la palpeggiò e la aggredì procurandole lesioni personali. Subito dopo l’aggressione, la donna, dolorante e sotto choc, si recò e chiese soccorso ai militari della stazione dei carabinieri di Santa Teresa di Riva, che la condussero all’ospedale di Taormina, ove rimase ricoverata per alcuni giorni. Per questi fatti la donna sporse querela nei confronti del suo aggressore e molestatore. La cosa non finì lì. I coniugi divennero oggetto di persistenti pressioni e minacce da parte dell’aggressore ed un gruppo di suoi parenti ed amici, tutti di nazionalità marocchina, finalizzate a far ritirare la denuncia. A causa della netta opposizione della coppia, l’autore della violenza sessuale fu arrestato su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina e, qualche giorno dopo, per ritorsione, alcuni suoi parenti ed amici aggredirono violentemente il marito della donna molestata. Era la domenica mattina del 23/05/2004 allorquando quattro marocchini armati di spranghe di ferro aggredirono pubblicamente l’uomo, davanti allo sguardo atterrito dei presenti. I violentissimi colpi inferti al marito della donna, che secondo l’accusa erano evidentemente finalizzati ad uccidere l’uomo, proseguirono fino a quando intervenne sul posto una pattuglia di Carabinieri di Santa Teresa di Riva. Il malcapitato venne prontamente soccorso e trasportato al Policlinico di Messina dove gli vennero riscontrate fratture multiple, ed i suoi aggressori arrestati. Il tribunale di primo grado ha condannato l’autore della violenza sessuale ed i suoi complici rispettivamente, a 14 e 12 anni di carcere ciascuno, oltre al risarcimento dei danni in favore delle vittime, cui il Tribunale ha accordato una provvisionale di complessive 50.000 euro. Nel processo le vittime si sono costituite parte civile, con l’assistenza dell’avv. Massimo Principato di Santa Teresa di Riva, mentre gli imputati sono stati difesi dall’avv. Francesco Traclò di Messina.