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Santa Teresa di Riva
sabato, Settembre 27, 2025
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ASD Alì Terme – Real Nizza 0-0

Santa Teresa di Riva. Finisce in parità, senza reti, il derby delle inseguitrici. Una partita combattuta, intensa, corretta, ma non spettacolare e molto spezzettata dalle frequenti interruzioni del gioco. La squadra di casa, priva di Pantò Lando, squalificato, e degli attaccanti Briguglio e Paladino non è riuscita a far breccia nelle maglie della difesa ospite; Real Nizza che da par suo, in alcune sfuriate offensive si è resa molto pericolosa, due volte nel primo tempo e due nella ripresa, cogliendo con Spadaro due legni. Moduli di gioco pressoché identici, con tre difensori (Maccarrone, Roma I e Ciulla da un lato e A. Briguglio, Villari e Ruggeri dall’altro), dinamico centrocampo a cinque e duo d’attacco composto da Muzio-Riparare fra i bianco-celesti e S. Briguglio e Celona fra i nizzardi. La cronaca: episodio molto dubbio al 7’, Muzio è lanciato a rete, supera in velocità il suo diretto avversario recuperandogli tre metri ma quando si appresta a calciare l’arbitro interrompe il gioco per un presunto fallo dello stesso avanti aliese dai più non ravvisato. Al 19’, servito da un lancio proveniente dalle retrovie, Celona, lungo l’out di sinistra supera in velocità Ciulla e di sinistro spara verso la porta di Micalizzi, che non si fa sorprendere e devia in angolo. Ancora Celona, al 30’, addomestica un difficile pallone nel settore sinistro, lo difende dall’attacco di due difensori, poi tira forte e centrale, ma blocca sicuro Micalizzi. Insistita azione d’attacco dei locali al 32’ con cross finale dalla sinistra di Maccarrone al centro ove Muscolino anticipa nella conclusione il suo compagno di squadra Marino e di sinistro lascia partire un’angolata conclusione ben parata da Miceli. Al 43’ la più bella azione dell’incontro: tutto di prima e in velocità, Muscolino serve Riparare che di tacco libera Muzio che riesce a concludere nonostante il disturbo di un avversario ma fuori dallo specchio della porta. Si conclude così una prima frazione di gioco caratterizzata per lo più da un gioco molto spezzettato avendo il direttore di gara ecceduto nel punire, a danno di ambo le squadre, il benché minimo contatto. Partono forte i locali nel secondo tempo: al 48’ in mischia pronta conclusione di Riparare da centro area alta sulla traversa; al 50’ ottimo intervento di Miceli in uscita ad anticipare Muzio che dopo aver avuto la meglio su due difensori si apprestava a liberare il tiro. Corre il minuto 62, quando su corner di Micalizzi, irrompe di testa a botta sicura Caminiti ma Miceli si fa trovare preparato e non si fa sorprendere. Gli aliesi sembrano aver dato a questo punto il meglio di sè e ne approfittano gli ospiti che nel giro di pochi minuti vanno vicinissimi al vantaggio, che viste le difficoltà odierne dell’attacco bianco-celeste, avrebbe voluto poter dire portare a casa il risultato pieno: al 66’ scende Spadaro sulla sinistra, gran tiro, palo e sulla ribattuta il neo entrato Interdonato spedisce fuori. Due minuti più tardi, in azione fotocopia, ancora Spadaro, complice la deviazione di Micalizzi, coglie la traversa e l’azione sfuma. Poi, girandola di sostituzioni e da menzionare solo come al 79’ l’arbitro si appresta ad ammonire Sentineri per un fallo d’ostruzione, ma poi resosi conto che lo stesso era già ammonito recede dal suo intento, provocando in campo e fuori un vespaio di polemiche, e di come i locali hanno un ultimo sussulto all’89’ quando Muscolino appoggia un calcio di punizione a Muzio, il quale dopo essersi portato la sfera sul destro calcia con forza, ma senza centrare i pali. Il Real Nizza si è dimostrata squadra ostica, ben messa in campo contro cui è (e sarà) difficilissimo fare punti e gol (d’altronde, come l’Alì Terme, vanta la migliore difesa). Quanto ai locali, si è avvertito ben presto come una torre in avanti capace di smistare palloni verso le sguscianti ali oggi sarebbe stata essenziale per superare la retroguardia nizzarda. Pareggio che fa molto comodo allo Scaletta che chiude il girone d’andata con cinque lunghezze di vantaggio sulla seconda legittimando il titolo di campione d’inverno.

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