Sei comuni, cinque della Valle d’Agrò (Savoca, Casalvecchio, Furci, Antillo e Roccafiorita) e uno della Valle del Chiodaro (Mongiuffi Melia), hanno avanzato la candidatura per inserire alcuni dei loro beni architettonici e artistici nel patrimonio dei beni materiali e immateriali dell’Unesco. Per quanto riguarda Savoca è stata avanzata richiesta per la chiesa di San Michele, la Porta della Città, e le Catacombe e, come bene immateriale, il patrimonio della cultura popolare di Savoca. Lo scorso mese un gruppo di esperti del Club Unesco ha visitato il Comune per accertare la sussistenza dei requisiti richiesti, ha dato una valutazione positiva, ma al contempo chiesto il supporto di soggetti competenti ed a conoscenza delle caratteristiche del territorio e della unicità da sottoporre a valutazione. La giunta municipale ha desinato come esperti di supporto Santo Lombardo, direttore del museo cittadino per la parte di competenza inerente le tradizioni popolari ed il folklore e Domenico Salemi Scarcella per la parte di competenza di natura artistica e monumentale. Il sette comuni jonici si avvarranno del supporto della consulenza del Club Unesco di Taormina, costituito lo scorso aprile per iniziativa del presidente Tindaro Toscano della Zecca, per ottenere l’inserimento dei loro beni artistici nella lista Unesco del patrimonio mondiale dell’umanità. Savoca dal 2008 è inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”