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domenica, Settembre 28, 2025
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Polisportiva Pompei – Arci Grazia 0-0

Oggi al comunale ” G. Bonanno ” si trovano di fronte la squadra di casa la Polisportiva Pompei e l’Arci Grazia, per dare l’inizio all’ultima giornata del girone di andata del campionato di Terza Categoria, gruppo A di Messina. La Pompei cerca il riscatto dopo la prima sconfitta fuori casa contro il Malfa e continuare in positivo la sua corsa alla promozione. L’Arci Grazia invece proviene da una sconfitta casalinga contro il Dulia 81. Le condizioni climatiche buone, la giornata rispecchia la stagione invernale in corso, con un aria fredda e un cielo nuvoloso, le condizioni del terreno di gioco sono buone. 

Nei primi minuti di gara le due squadre non si sbilanciano ma gestiscono palla. Al 12° minuto è i padroni costruiscono una bella azione. Origlia serve Laganà che vede Paludetti in aria cerca di servirlo ma il portiere intercetta il passaggio interrompendo una nitida occasione da goal. Poco dopo Cucinotta calcia dai 25 metri circa la sfera finisce di poco sopra la traversa. Si attraversa una fase di stallo della partita dove entrambe le squadre si limitano a qualche conclusione blanda ma nulla da segnalare.

Giunti al 32° minuto la Pompei si rende pericolosa. Paludetti vede il solo Cucinotta sulla fascia, lo serve, entra in aria calcia da pochi metri la palla lambisce il palo e finisce fuori. Passano solo tre minuti, Leardo serve Paludetti sulla destra che controlla ed effettua un bel traversone sul secondo palo, trova il solo Filippo, calcia a colpo sicuro da pochi metri con il portiere ormai fuori tempo ma non prende bene la mira e la manda sopra la traversa. Si conclude il primo tempo di gioco con solo 1 minuto di recupero con il parziale di: Polisportiva Pompei 0 – 0 Arci Grazia.

Al 10° minuto della ripresa sono sempre i padroni di casa a rendersi pericolosi. Modica riconquista abilmente la sfera persa da Paludetti togliendola dai piedi del centrale poi serve Origlia che dal limite invece di tirare preferisce addentrarsi fino all’arietta piccola, infatti salta un difesonre e poi calcia ma nuovamente l’estremo difensore si fa trovare pronto deviando la conclusione sul fondo. Poco dopo, Filippo a seguito di un’azione piccola azione personale effettua un bel cross ottima l’elevazione e lo stacco di Paludetti ma Tarantino respinge, la sfera rimane sempre lì, l’attaccante del Pompei stoppa di petto e cerca la prodezza in rovesciata la conclusione si spegne sul fondo. Al 63° minuto di gioco Leardo effettua un bel cross per Laganà che effettua un bel gesto acrobatico, calcia al volo e di prima in sforbiciata, ma la conclusione sfiora il palo a portiere battuto e si spegne sul fondo.

Al 70° minuto, Amato serve Paludetti al limite, ottimo controllo, guarda la porta e calcia la sfera fà la barba al palo. All’80° minuto, Leardo servito da Orglia calcia dai 30 metri la conclusione finisce di poco fuori. L’arbitro assegna 6 minuti di recupero ma per le numerose interruzioni che ci sono state sono stati ben pochi penalizzando la capolista. La Pompei non demorde ed ecco che sfuma una nitida occasione da goal. Siamo nel primo minuto di recupero, Filippo dopo uno scatto salta il terzino entra in aria e calcia da una posizione defilata, il portiere respinge ma la sfera resta all’interno dell’arietta piccola, arriva Amato in corsa a porta sguarnita e portiere battuto inciampa prima di arrivare a calciare sbagliando il tapin che poteva regalare i tre punti al Pompei. La partita si conclude con il risultato di: Pol. Pompei 0 – 0 Arci Grazia. Una partita in cui la squadra di casa ha dominato per tutti i 90 minuti di gioco, gli ospiti però si sono saputi ben difendere avendo pure un pizzico di fortuna visto le numerose occasioni avute dal Pompei.

Un arbitraggio PESSIMO, da premettere che le condizioni fisiche del Sig. Fabiano non erano delle migliori, ovvero ha condotto l’intera partita zoppicando e trascinando la gamba destra fasciata. Questa società vorrebbe lanciare un’appello all’AIA ( Associazione Italiana Arbitri ) di mandare arbitri di gara in perfetta forma fisica, con competenze che siano all’altezza della gara che vanno a dirigere, non compromettendo l’andamento di una società che oltre a pagare l’iscrizione, lavora tanto per poi vedere i propri sacrifici compromessi da decisioni arbitrali non corrette.

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