SANTA TERESA DI RIVA – Tagliata l’assistenza domiciliare a 53 anziani: secondo una relazione dell’assistente sociale, non ne avrebbero diritto. Nel 2012 erano 70 gli assistiti, ora sono passati a 17. Il comune risparmierà oltre 100 mila euro all’anno. Dimezzato anche il servizio di segretariato sociale. Per tre mesi si andrà avanti con la vecchia cooperativa ma con i nuovi prezzi. A questo punto, però, una domanda sorge spontanea: se lo stesso dirigente e la stessa assistente sociale hanno avallato nel 2012 la necessità di assistere 70 anziani, come giustificano lo stesso dirigente e la stessa assistente sociale un taglio così drastico a parità di parametri? Il sindaco Cateno De Luca che ieri ha illustrato la manovra nel corso di una conferenza stampa, presente l’assessore al bilancio Salvatore Bucalo, non ha saputo rispondere. Per due volte. “Non mi interessa indagare su quello che è stato fatto prima, anche se è evidente che aumentando il numero degli assistiti, l’appalto veniva rapportato a questo dato, così come le assunzioni di personale che era tra le quattro e le sette unità” ha chiosato il sindaco. Altri drastici tagli sono annunciati. E non riguardano solo i servizi esterni. Oltre al non rinnovo del contratto di pulizia del Municipio (stanno provvedendo dipendenti di categoria A già individuati e precettati) si pensa al taglio di ricoveri obbligatori, alla revisione della pianta organica con una rivisitazione al ribasso. Dipendenti in mobilità?
Attento sindaco a non tirare troppo la corda.