28 DICEMBRE 1908:TERREMOTO A MESSINA –
Al terremoto, che alle 5,21 del 28 dicembre del 1908, demolì la città di Messina, seguì un violento maremoto, che, per intensità e violenza, non fu da meno. Solo a Messina morirono circa 80mila persone. Da studi fatti alcuni anni addietro, risulta che il maremoto venne causato a seguito del terremoto, che produsse lo sfaldamento a mare della crosta terrestre, facendo così emergere delle rocce, che spostarono milioni di metri cubi di acqua! In tutta la nostra riviera ci furono danni ingenti, come raccontarono i giornali del tempo. Lo scrittore aliese Stefano D’Arrigo, nel suo “Horcynus Orca”, racconta che il mare portò sulla spiaggia montagne di cicirello che sembravano superare le cime dell’Aspromonte! E, sempre secondo i suddetti studi, la frantumazione della crosta avvenne proprio a S.Teresa!! Ed esattamente nella zona centro-Gambero. Pertanto, come sanno bene i pescatori della zona, che proprio sotto via del Gambero-villa Ragno tutt’oggi non si può pescare con la rete a strascico, poichè vi sono in profondità delle rocce che fuoriescono dal fondale marino. Quando soffia il vento di scirocco e levante e il mare s’ingrossa e le onde sbattono lungo il muraglione di protezione del Lungomare, si può notare come, proprio quest’area è la più vulnerabile, poiché la corrente del mare s’incanala lungo queste rocce emerse e aumenta d’intensità! Quando assisteremo alla prossima mareggiata e le violente ondate – cavalloni – spazzeranno le aiuole della piazzetta del Gambero, ricordiamoci che tutto questo è anche conseguenza del terremoto-maremoto del 1908.