18.6 C
Santa Teresa di Riva
mercoledì, Maggio 14, 2025
HomeAttualitàFurci e S.Teresa: studenti sul piede di guerra. L'occupazione delle scuole continua.

Furci e S.Teresa: studenti sul piede di guerra. L’occupazione delle scuole continua.

Furci Siculo – Da lunedi scorso  oltre duecento studenti occupano l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Furci. Nel corso di una fugace intervista hanno fatto sapere che prima di mettere la parola fine all’occupazione  desiderano incontrare le autorità compenti per manifestare loro i motivi e le cause che hanno portato all’occupazione della scuola. I portavoce di questa corale protesta, Simone Previti, Nicola Melita e Salvatore Niglio, hanno dichiarato: che il plesso è fatiscente, con l’acqua che gocciola dentro i prefabbricati (installati 30 anni addietro) usati per aule scolastiche; che con il disegno di Legge Aprea le scuole pubbliche rischiano la chiusura; che c’è la ventilata possibilità che l’Istituto Tecnico di Furci, con i suoi 470 studenti, venga accorpato all’Istituto Tecnico di Messina. “Tre buoni motivi, hanno dichiarato Previti, Niglio e Melita, perché noi continuiamo ad occupare la scuola”. Da lunedi questi duecento studenti, ragazzi e ragazze, mangiano e dormono nelle aule. E fa freddo in quei gelidi prefabbricati, privi di termosifoni e di stufe. Eppure gli studenti continuano a stare lì, mangiando qualche panino ed un po’ di frutta. Per il resto passano la giornata scopando e pulendo le aule, lavando per terra, spolverando banchi e armadietti. Con questo freddo è dura, però. Hanno l’ingresso sbarrato e parlano con l’esterno solo attraverso un cancello in ferro. L’occupazione terminerà sabato mattina, quando cioè alunni ed insegnanti andranno in ferie per le festività natalizie. L’Istituto Tecnico di Furci è uno dei più importanti di tutta la provincia. Difatti sono circa 470 gli studenti, provenienti dai comuni dell’asse Scaletta- Letojanni, che giornalmente frequentano l’Istituto Superiore di Furci. Un vero esercito di giovani. Giovani mal ripagati dallo Stato, che poco ha fatto per destinarli in locali confortevoli, con leggi idonee e soprattutto con lo spettro di essere accorpati ad altro Istituto.  

 — — —

Nel mentre gli studenti che stanno occupando il Liceo Scientifico di S.Teresa di Riva , hanno diramato questo comunicato: “Noi studenti del Liceo Scientifico “C. Caminiti” di Santa Teresa di Riva, da oggi, 17/12/2012, a data da destinarsi, abbiamo deciso di occupare il piano superiore dei locali scolastici, esercitando una forma di protesta alquanto estrema per far sentire anche la nostra voce, come hanno fatto o stanno facendo la maggior parte degli Istituti Superiori d’Italia, per ribellarsi ad una politica che sta riducendo l’istruzione “all’osso”. L’istruzione, infatti, ha un ruolo fondamentale per la formazione dell’individuo, al fine di garantirsi un futuro prospero in ottica lavorativa e non solo; l’istruzione è lo strumento per creare cittadini capaci di poter affrontare a testa alta la crisi dei nostri giorni. In poche parole, l’istruzione è lo strumento che rende l’uomo libero. La nostra Costituzione garantisce il diritto all’istruzione con alcuni articoli: Art. 9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Art. 33: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La politica italiana, però, si sta muovendo in tutt’altro senso. Per esempio, con il DDL APREA, le scuole, venendo finanziate da enti privati, diventano luoghi di formazione di figure professionali, utili all’azienda finanziatrice, venendo così leso il diritto al libero insegnamento. Anche la democrazia viene minata, in quanto gli organi di rappresentanza degli studenti e dei genitori vengono notevolmente ridotti. Oltre a questo, con le ultime finanziarie, i fondi annuali per l’istruzione sono stati quasi eliminati: infatti, la Provincia Regionale di Messina, dai 13.200 ? di due anni fa, ha stanziato come fondi per la manutenzione della scuola (riscaldamento, prodotti pulizia, ecc..) per l’anno corrente appena 800 ?!!! (insufficienti anche per l’acquisto della carta igienica!!!). Per i soldi necessari si attinge dunque al fondo d’istituto, al quale, con le nuove proposte di legge, si attingerà anche per pagare gli scatti di anzianità dei docenti. Il fondo d’Istituto nasce, invece, per finanziare i progetti per migliorare la formazione degli studenti; in questo modo lo Stato riduce la nostra istruzione al minimo indispensabile. La nostra protesta, però, vuole puntare i riflettori sul problema dell’edilizia scolastica, che ci preoccupa da parecchi anni. Nonostante esista da circa 40 anni, il Liceo Scientifico “C. Caminiti” non ha ancora una sua sede. Da circa 20 anni siamo “ospiti” del Liceo Classico, in aule molto piccole non a norma di legge. Quest’ultima, infatti, prevede uno spazio di 2 mq per il singolo, mentre noi siamo stipati in 25/30 alunni in aule di appena 20/25 mq! (neanche un metro quadrato per persona!!!). È da parecchio tempo che la Provincia ci promette la costruzione di una nuova struttura scolastica, senza mai arrivare a nulla di concreto, nonostante il progetto per la suddetta struttura esista agli atti da circa 20 anni!!! Come se non bastasse, poiché l’edificio del Liceo Classico in cui siamo “ospiti”, non è abbastanza capiente da contenere tutte le 16 classi del Liceo Scientifico, tre aule sono state collocate provvisoriamente nel Palazzo Comunale, senza avere la sicurezza di poter continuare a tenere lezioni in quella sede, poiché il Comune di S. Teresa di Riva ha deciso di chiedere l’affitto alla Provincia. Siamo arrivati all’occupazione PERCHÉ SIAMO DISPERATI!!! Le nostre proteste sono rimaste spesso inascoltate e speriamo che non sia così anche questa volta. Non chiediamo molto, chiediamo solo di POTER STUDIARE IN AMBIENTI E MODI IDONEI AD UNA CRESCITA INTEGRALE DELLA PERSONA, come garantito dallo Statuto dello Studente”. Santa Teresa di Riva, 17/12/2012 Gli Studenti del Liceo Scientifico “C. Caminiti”

I piu' letti