Il cuore di Nino Saija ha smesso di battere. Il giovane 33enne, originario di San Salvatore una frazione di Roccavaldina, era ricoverato al Papardo, dopo la caduta da un tetto di un capannone mentre era intento a recuperare un pallone.
Il 10 novembre, intorno alle 16.30, con alcuni amici stava passando qualche ora spensierata giocando una partitella di calcio. Il pallone, per un tiro maldestro, era andato a finire sul tetto di un capannone. Il giovane recuperata una scala, sale fino a sei metri di altezza, e forse per il cedimento di un’impalacaura ha perso l’equilibrio andando a cadere rovinosamente a terra.
La situazione è parsa sin da subito gravissima. Nino Saija riportava lesioni e traumi in varie parti del corpo. Trasportato al Papardo con l’elisoccorso è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico alla testa e successivamente tenuto in coma farmacologico. Purtroppo il cuore di Nino non ha retto e nella notte di ieri si è fermato tra la disperazione dei suoi familiari e della comunità di San Salvatore dove era considerato l’amico di tutti.
Dopo gli accertamenti disposti dal magistrato di turno, Margherita Brunelli, la salma sarà consegnata ai familiari per il pietoso ufficio della sepoltura.