SANTA TERESA DI RIVA – Sulle casse del comune sta per abbattersi una tegola da 500 mila euro per una “svista” nello stradario comunale. E’ quanto un privato ha chiesto quale risarcimento danni per una concessione edilizia prima accordata e poi sospesa mentre erano in corso i lavori proprio per la confusione che ci sarebbe nelle mappe stradali del nostro comune. Il tribunale gli ha dato ragione ed ora batte cassa. Secondo quando ha dichiarato il sindaco Cateno De Luca, che ha confermato la notizia, a Santa Teresa di Riva non esisterebbe l’inventario dei beni patrimoniali del Comune, per cui, nel caso specifico, agli uffici non risultava se una tale stradelle fosse privata o demaniale. Da qui la sospensione della licenza. Alla fine della giostra il comune è ora citato per 500 mila euro di danni. “Non è possibile che esista questo sfacelo – ha gridato il sindaco – perché non è nemmeno ipotizzabile che i dipendenti degli uffici comunali preposti non conoscano lo stato patrimoniale dell’ente da cui sono pagati”. Da qui la necessità di un monitoraggio a 360 gradi che riguarderà anche i beni demaniali in concessione. “Abbiamo scoperto – dichiara il sindaco – che il comune ha ottenuto concessioni dal demanio (piazza mercato, lungomare) che non sono state pagate da cinque – sei anni. Ci sono aree che risultano di proprietà comunale . quelle su cui sono state edificate la pretura e la caserma dei carabinieri – per le quali non si trova la concessione demaniale. Bisogna rimettere ordine al più presto”.