SANTA TERESA DI RIVA – Santa Teresa di Riva ed i 18 comuni del comprensorio S.Alessio – Alì Terme non rinunciano al giudice di pace. La prossima settimana i consigli comunali si riuniranno (S.Teresa l’ha convocato per martedì 30 ore 19) per determinarsi sulla nascita di un consorzio per mantenere l’ufficio del giudice di pace a Santa Teresa di Riva. Ogni comune, qualora ne avesse la disponibilità, dovrà impegnarsi a distaccare un impiegato (anche part time) per le necessità dell’ufficio giudiziario ed eventualmente partecipare ai costi di gestione che complessivamente, come ha riferito il giudice Carmelo Gemelli nel corso dell’incontro di due settimane fa con i sindaci del mandamento, si aggirano sui 2000 euro all’anno. Il comune di Santa Teresa di Riva si è già dichiarato disponibile a mettere a disposizione l’edificio di proprietà comunale funzionalmente destinato a sede di uffici giudiziati che ha ospitato la pretura e dove attualmente sono allocati gli uffici del giudice di pace ed il comando dei vigili urbani e di continuare a farsi carico delle eventuali spese di servizio. Il personale giudiziario, come è noto, è a carico del Ministero. L’impegno dell’amministrazione comunale di Santa Teresa è totale oltre che deciso. Lo ha ribadito il sindaco che non intende subire un altro scippo di uffici statali, come è già avvenuto negli anni passati per l’ufficio registro, il poliambulatorio dell’asp, la pretura e da ultimo l’esattoria. “Bisogna invertire il trend” è l’imperativo anche se molti sindaci, con i tempi che corrono, devono anche badare a far quadrare i conti del bilancio del proprio comune ed ogni nuova spesa va soppesata. L’ipotesi sulla quale si sta lavorando è anche l’accorpamento del giudice di pace di Alì Terme a quello di Santa Teresa di Riva e per questo sono stati anche coinvolti i sindaci dei nove comuni che fanno capo all’ufficio aliese. Il sindaco Grasso ha dato la propria disponibilità, ora si aspettano le determinazioni dei rispettivi consigli, ma non dovrebbe essere un problema, tenuto anche conto che sarà il comune di Santa Teresa di Riva a farsi carico della maggior parte degli oneri di gestione. Mantenere l’ufficio del giudice di pace così come prevede la stessa legge di soppressione è una prerogativa che concerne i comuni che vorranno consorziarsi. Non è solo una questione di prestigio, ma, soprattutto, un servizio che viene offerto ai cittadini che hanno bisogno di giustizia con risparmio di tempo e di denaro.