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lunedì, Giugno 9, 2025
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Furci, la replica di Crinò

Dall’ing. Francesco Crinò, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio in seguito ad una denuncia penale del 2010, riceviamo: OCCCORRE FARE CHIAREZZA SU UNA VICENDA A CUI SI STA DANDO UN VALORE POLITICO, MA CHE DI POLITICO NON HA NULLA. E’ SEMPLICEMENTE UNA QUESTIONE PERSONALE NEL 1991, SU MIO PROGETTO, E’ STATA RILASCIATA REGOLARE CONCESSIONE EDILIZIA PER LA COSTRUZIONE DI UN FABBRICATO SU TERRENO DI PROPRIETA’ MIA E DELLE MIE SORELLE L’IMMOBILE, NEL VOLUME ATTUALE, E’ STATO EDIFICATO ENTRO IL 1995-96 ED E’ STATO SUDDIVISO CON LE MIE SORELLE CON REGOLARE ATTO NOTARILE SUCCESSIVAMENTE I LIMITANTI INIZIANO UN CONTENZIOSO LAMENTANDO UNA LIMITAZIONE DELLA LORO CAPACITA’ EDIFICATORIA. TALE CONTENZIOSO HA AVUTO UNA PRIMA SENTENZA NEL 2004 CON ESITO SFAVOREVOLE AVVERSO LA QUALE ABBIAMO PRESENTATO APPELLO. NEL 2003 SONO STATO ELETTO CONSIGLIERE DI MINORANZA INSIEME A BENIAMINO LO GIUDICE, CARMELO PUGLIATTI, ENZO CRISAFULLI E CARMELA GIUFFRE’ IN QUALITA’ DI CONSIGLIERE DI MINORANZA HO ANCHE FATTO PARTE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE CHE SI E’ OCCUPATA DELLE VARIANTI URBANISTICHE. DI QUESTA COMMISSIONE FACEVANO PARTE ANCHE I CONSIGLIERI CARMELI PUGLIATTI , ALESSANDRO NIOSI, BRUNO DI BELLA, LICINIO FAZIO E MI PARE PURE BENIAMINO LO GIUDICE E AGATINO RIGANELLO . ALL’ESAME DI QUESTA COMMISSIONE E’ PASSATA LA PROPOSTA DI UNA VARIANTE, PRESENTATA DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ALLORA, CHE FRA I VARI PUNTI, CONTENEVA ANCHE QUELLO DI CUI ALLA PRESENTE VICENDA. NESSUNA DELLE PROPOSTE DI VARIAZIONE ESAMINATE E’ STATA AVANZATA DAL SOTTOSCRITTO , COME POSSONO BEN AFFERMARE I COMPONENTI DELLA COMMISSIONE ED IL FUNZIONARIO RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO. EBBENE SI IO ERO PRESENTE A QUESTA RIUNIONE DI COMMISSIONE CHE CON VOTO UNANIME HA DATO PARERE POSITIVO ALLA PROPOSTA DI VARIAZIONI ALLO STRUMENTO URBANISTICO . LA STESSA PROPOSTA E’ STATA IN SEGUITO : • ESISTATA FAVOREVOLMENTE DALLA COMMISSIONE EDILIZIA ( DI CUI NON FACCIO NE FACEVO PARTE); • APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE IN UNA SEDUTA IN CUI ERO ASSENTE • APPROVATA DALL’ASSESSORATO REGIONALE TERRITORIO AMBIENTE ED E’ QUINDI DIVENUTA OPERATIVA SUCCESSIVAMENTE NESSUN PROGETTO REDATTO DA ME HA USUFRUITO DEI BENEFICI DERIVANTI DA QUESTA INCRIMINATA VARIAZIONE, MENTRE SONO A CONOSCENZA DI DIVERSI PROGETTI CHE NE HANNO POSITIVAMENTE USUFRUITO. CON CIO’ DANDO IL SENSO DELL’INTERESSE PUBBLICO NELL’ARGOMENTO. COME CONSEGUENZA, TALE VARIAZIONE ALLO STRUMENTO URBANISTICO HA INCISO ANCHE SUL CONTENZIOSO ANCORA IN CORSO CON I MIEI LIMITANTI, FACENDO VENIRE MENO IL MOTIVO DEL CONTENDERE. L’UNICA MIA COLPA IN QUESTA VICENDA E’ QUELLA DI ESSERE STATO PRESENTE COME COMPONENTE DI MINORANZA IN UNA COMMISSIONE CONSULTIVA E NON VINCOLANTE DOVE SONO STATE ESAMINATE DIVERSE MODIFICHE ALLO STRUMENTO URBANISTICO PROPOSTE DALL’AMMINISTRAZIONE DEL TEMPO. SARA’ LA MAGISTRATURA A TRARRE LE SUE CONCLUSIONI SULLA VICENDA . IO SONO ASSESSORE DEL COMUNE DI FURCI DAL MAGGIO 2010 E NON GIUSTIFICO LA RILEVANZA POLITICA CHE SI CERCA DI DARE A QUESTA VICENDA . NON RITENGO DI METTERE IN DIFFICOLTA’ L’AMMINISTRAZIONE DEL SINDACO PARISI, PRIMO PERCHE’ NON C’E’ STATO NE INTERESSE PRIVATO NE ABUSO D’UFFICIO NEL MIO OPERATO SIA COME CONSIGLIERE COMUNALE CHE COME ATTUALE ASSESSORE. SECONDO PERCHE’ IN OGNI CASO SI TRATTA DI ATTI RIFERIBILI ALLA AMMINISTRAZIONE PRECEDENTE . PERTANTO RITENGO DOVEROSO, FINTANTOCHE’ AVRO’ LA FIDUCIA DEL SINDACO, CONTINUARE A SVOLGERE IL MIO OPERATO DI ASSESSORE COMUNALE, CHE A DUE ANNI DALLA NOMINA, HA FATTO SI CHE IL COMUNE DI FURCI SI DOTASSE DI UN PARCO PROGETTI, CHE HA PERMESSO DI AVANZARE NUMEROSE RICHIESTE DI FINANZIAMENTO . I PRIMI RIULTATI SI SONO GIA’ VISTI, VEDI IL FINANZIAMENTI DEL CENTRO DIURNO, DEL CENTRO HANDICAP, DELL’ACQUEDOTTO DI ARTALE, DELLA SEGNALETICA TURISTICA, DELL’ASILO. ALTRI PROGETTI SONO IN CORSO DI VALUTAZIONE A PALERMO E A ROMA ED ALTRI ANCORA SONO IN CANTIERE E PRODURRANNO CERTAMENTE POSITIVI BENEFICI PER LA COMUNITA’ DI FURCI.

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L’ing. Crinò sorvola sul fatto che il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio lo riguarda come amministratore e non come privato cittadino. Inoltre sorvola su questo ulteriore passaggio del rinvio a giudizio deciso dal gup: “… così intenzionalmente procurando a (omissis) un danno ingiusto, consistito nel riconoscimento, in sede di consulenza tecnica d’ufficio disposta in grado di appello, in riforma alle conclusioni assunte in primo grado, della conformità del posizionamento dei fabbricati dell’appellante a quanto previsto dal vigente strumento urbanistico proprio in virtù delle modifiche e integrazioni richieste dallo setsso Crinò quale componente della suddetta commissione” ovvero la commissione urbanistica dove è stata proposta la modifica dell’art. 23. Al tempo del berlusconismo si sarebbe detta una legge ad personam. NOI non siamo nè giudici, nè avvocati, riferiamo fatti che provengono dalla lettura di documenti in atti. Ci auguriamo di cuore che l’ing. Crinò possa far valere le sue ragioni nelle sedi in cui è chiamato a tutelarsi, ma, ci perdoni: in questo momento è una questione politica perchè siede in giunta pur essendo accusato di avere, nell’esercizio delle sue funzioni(componente della commissione urbanistica e consulenza tecnica d’ufficio) cambiato le carte in tavola.

Questo risulta dal rinvio a giudizio che, lo ribadiamo a tutto vantaggio di coloro che in questo momento si stanno inzuppando il biscotto, non è una condanna. Un amministratore senza un rinvio a giudizio è un amministratore di terza categoria.

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