Furci Siculo – Non si attenuano i veleni nel comune rivierasco. Ad un anno dal rinnovo delle cariche elettive, continuano le accuse all’attuale amministrazione. Ed il primo cittadino, Bruno Parisi, pur “incassando i colpi” non ci sta. Al centro dell’ultima discussione, la questione “indennità di carica”. “Siamo disponibili a pagare quanti della passata amministrazione hanno richiesto l’indennità di carica, solo se ci saranno i presupposti per farlo”. E’ con questa dichiarazione che Bruno Parisi mette in chiaro alcuni punti di una “matassa” che spetta ora ai legali sbrogliare. “A mio avviso, continua il primo cittadino,le indennità di carica percepite dagli ex amministratori e le nuove somme richieste, devono essere confrontate con i capitoli degli esercizi finanziari dei vari anni. Io credo che ci sia una discrepanza ed è giusto garantire gli interessi legittimi sia per loro che per la comunità”. Facendo riferimento al biennio 1998-2000, il primo cittadino ricorda: “nella mia precedente esperienza amministrativa, prima di dimettermi per le note vicende riguardanti il Prg, non ho percepito alcuna indennità di carica e non l’ho mai richiesta”. In riferimento alle accuse rivolte a Parisi e alla sua Giunta di essere venuti meno ai progetti di spending review, il primo cittadino sottolinea che “nei primi diciotto mesi di amministrazione, io e la mia Giunta abbiamo rinunciato alle indennità. Considerando poi le migliorate condizioni economiche e di cassa, abbiamo deciso di percepire i minimi previsti dalla legge. Questo in considerazione anche dei notevoli sacrifici fatti da ciascuno di noi”. Lasciandosi alla spalle i veleni, Parisi ricorda con orgoglio i finanziamenti già ottenuti che stanno, a suo avviso, ridisegnando il territorio di Furci. 800mila euro ottenuti per il centro diurno, 300mila per la bonifica della discarica, 900mila euro per il ripristino e la funzionalità dell’acquedotto di Artale. “Non abbiamo, continua Parisi, alcun debito con l’Ato. Nella riviera jonica il nostro comune è l’unico a vantare un lungomare con un manto stradale nuovo. Abbiamo ottenuto 120mila euro per la palestra comunale. 450mila euro per la strada che collega alla parte alta del cimitero. 35mila euro per il campo di calcio. Nell’hinterland il nostro è stato uno dei primi comuni ad attuare il sistema di volontariato per rendere ciascun cittadino protagonista del proprio paese, prendersi cura del suo territorio come se fosse la sua casa. Una scelta, anche questa, oggetto di critica. Ma noi andiamo avanti lo stesso. Fra una settimana circa, abbiamo previsto una giornata di volontariato in una struttura da noi resa nuovamente vivibile: il Parco Suburbano. Una carrellata di finanziamenti e progetti concreti, non di parole. Mi rendo conto però che pur indicando la luna, c’è chi non è in grado di guardare al di là del dito. A queste persone non resta che ancorarsi alle parole, ai veleni”.
(nella foto: quanto percepiscono gli attuali amministratori)