Dalla Figc, sezione provinciale di Messina, riceviamo:
CAMPIONATO DI TERZA CATEGORIA – GIRONE A – PLAY OFF –
Gara Calcio Sparagonà – Zafferia del 26/05/2012
Sospensione cautelare dei Sigg. Savoca Simone A. (03/12/88), Carnabuci Giovanni (07/10/85), Casablanca Enrico (31/10/87), Pacher Carmelo (15/05/74) tesserati, tutti, della Società Calcio Sparagonà.. Letti gli atti ufficiali di gara, il rapporto degli assistenti arbitrali ed il rapporto del commissario di campo, inerenti la gara in epigrafe, dai quali si evice che al 25 del 2° tempo, alcuni sostenitori della Società Calcio Sparagonà rompevano la catena di un cancello di recinzione, penetravano sul terreno di gioco e lanciavano un petardo ed alcuni pezzi di vetro, causando l’interruzione del gara per qualche minuto. A fine gara, mentre l’arbitro si apprestava ad entrare nello spogliatoio, veniva accerchiato da alcuni calciatori della Società Calcio Sparagonà. Tra questi riconosceva il n. 15 Savoca Simone A. che tirava contro una pallonata colpendolo al ginocchio; il n. 16 Carnabuci Giovanni che togliendosi la maglia gliela lanciava contro, colpendolo in faccia e procurandogli forte bruciore all’occhio destro e il n. 10 Casablanca Enrico che assumeva contegno gravemente offensivo e minaccioso. Sempre a fine gara, il calciatore n. 3 Pacher Carmelo della Società Calcio Sparagonà, tentava di aggredire un assistente arbitrale, non riuscendoci per l’intervento di terze persone. Sancita la responsabilità della Società Calcio Sparagonà per i fatti sopra narrati. si delibera:
– di comminare l’ammenda di euro 100,00 alla Società Calcio Sparagonà;
– di squalificare, considerata la pausa estiva dei campionati, fino al 19/11/2012 Savoca Simone A. della Società Calcio Sparagonà, per aver tirato contro l’arbitro una pallonata, colpendolo al ginocchio;
– di squalificare, considerata la pausa estiva dei campionati, fino al 19/11/2012 Carnabuci Giovanni della Società Calcio Sparagonà, per essersi tolto la maglia ed averla lanciata contro l’arbitro, colpendolo in faccia e procurandogli forte bruciore ad un occhio;
– di squalificare, considerata la pausa estiva dei campionati, fino al 19/11/2012 Casablanca Enrico della Società Calcio Sparagonà (sanzione aggravata perché capitano), per aver assunto contegno gravemente offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro;
– di squalificare, considerata la pausa estiva dei campionati, fino al 19/11/2012 Pacher Carmelo della Società Calcio Sparagonà, per aver tentato di aggredire un assistente arbitrale, non riuscendoci per l’intervento di terze persone
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–Gara Venetico – Messinaudace (1-0) del 03/06/2012 Sospesa al 36’ del 2° tempo per incidenti.
Esaminati gli atti ufficiali dai quali si evince che al 5’ del 2° tempo il Sig. Scarlato Piero n. 10 della Società Messinaudace veniva espulso dall’arbitro per aver contegno offensivo e minaccioso nei confronti di quest’ultimo, dopo la convalida della rete da parte della Società Venetico. Assunto il provvedimento disciplinare l’arbitro, veniva prima rincorso per diversi metri e poi, una volta raggiunto, colpito da un violento calcio alla gamba sinistra che gli procurava forte dolore e contusione alla regione calcaneale/achillea (come da referto medico allegato). Prestati i soccorsi all’arbitro ed allontanato con fatica l’aggressore, la gara veniva ripresa. Al 32’ del 2° tempo l’arbitro, dopo aver accordato un calcio di rigore alla società Venetico, veniva accerchiato da quasi tutti i calciatori della società Messinaudace, cercando di farlo desistere dall’assumere tale decisione. Costretto ad indietreggiare, in quanto spintonato da vari calciatori riusciva a riconoscere il calciatore n. 18 della società Messinaudace, Carcame Lorenzo, il quale prima, lo minacciava e, dopo, tentava di clpilrlo con diversi calci non riuscendo nel suo tentativo perché l’arbitro a scappare; dopo averlo inseguito per quasi tutto il campo riusciva a colpirlo con un violento calcio al braccio sinistro, provocandogli forte dolore ed eritema cutaneo (come da referto medico allegato). Il Carcame, toltosi la maglia, tentava nuovamente di colpire l’arbitro e di attingerlo con spunti, non riuscendovi perché quest’ultimo riusciva a divincolarsi. L’aggressore veniva trattenuto ed allontanato a viva forza da tesserati di entrambe le società. L’arbitro, impossibilitato ad assumere i dovuti provvedimenti disciplinari e, non essendo più nelle condizioni psicofisiche di continuare l’incontro decideva di sospendere definitivamente l’incontro. L’arbitro, cercava di guadagnare la strada degli spogliatoi, ma veniva nuovamente fatto oggetto di minacce da parte di numerosi giocatori della società Messinaudace; tra questi riconosceva il n. 10 Scarlato Piero, precedentemente espulso, il quale cercava di colpirlo con calci e pugni, non riuscendoci, che però riusciva ad attingerlo con sputi al braccio destro. Nel frattempo nella zona antistante gli spogliatoi era penetrato un gruppetto di sostenitori della Società Messinaudace (5 persone circa) che minacciava arbitro ed assistenti, uno dei quali cercava di colpire l’arbitro con la bandierina del calcio d’angolo. Intanto, anche il calciatore n. 2 della società Messinaudace, Iovino Giuseppe, comincava ad inseguire l’arbitro, cercando di sgambettarlo da dietro mentre questi correva. Riusciva, però, a colpirlo con un violento calcio al braccio destro procurandogli forte dolore e lesione da graffio (come da referto medico allegato). Anche i calciatori n. 3 della società Messinaudace, Carbonaro Andrea e n. 4 Amendola Francesco, cercavano di colpire l’arbitro con calci e pugni, non riuscendoci perché questi riusciva a divincolarsi e scappare. Anche il collaboratore della società Messinaudace, Spanò Giuseppe, assumeva contegno gravemente offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro. L’arbitro dopo aver corso per qualche minuto riusciva a trovare rifugio e difesa nella panchina della società Venetico dopo gli facevano scudo alcuni dirigenti di quest’ultima società. Nonostante ciò subiva nuovamente un tentativo di aggressione da parte del calciatore n. 8 della società Messinaudace, Cambria Giuseppe, che avvicinandosi minacciosamente cercava di aggredirlo e lo attingeva con uno sputo alla gamba destra. Rimasto a ridosso della panchina della società Venetico, assistito da calciatori e dirigenti della società Venetico, riusciva a rientrare negli spogliatoti unitamente agli assistenti, dopo 10 minuti circa, anche perché nel frattempo era intervenuta una pattuglia dei Carabinieri che era riuscirta a ristabilire l’ordine. Alle ore 19,50 arbitro ed assistenti lasciavano l’impianto di gioco, scortati da Carabinieri, fino al Casello autostradale di Rometta. L’arbitro, dopo aver fatto rientro alla propria abitazione, accusava forte dolore alla gamba sinistra ed al braccio destro; quindi, decideva di recarsi al Pronto Soccorso del Policlinico Universitario dove veniva visitato e refertato, come da allegato. Sancita la responsabilità della Società Messinaudace, per il comportamento aggressivo messo in atto dai propri tesserati che hanno causato la sospensione della gara; Si delibera:
– di assegnare la punizione sportiva della perdita della gara per 0-3 alla Società Messinaudace;
– di comminare l’ammenda di euro 200,00 alla Società Messinaudace, per aver propri sostenitori introdottisi nel terreno di gioco, tentato di aggredire l’arbitro e gli assistenti, non riuscendovi;
– di comminare l’ammenda di euro 100,00 alla Società Venetico, per non aver vigilato la chiusura di un cancello che permetteva l’ingresso al recinto degli spogliatoi.
– di inibire a svolgere qualsiasi attività in seno alla F.I.G.C., considerata la pausa estiva dei campionati, fino al 31/10/2012 al Sig. Spanò Giuseppe (Messinaudace), per aver assunto contegno gravemente offensivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro e degli assistenti;
– di squalificare fino al 03/06/2017 Scarlato Piero della Società Messinaudace; la sua preclusione a svolgere attività in qualsiasi rango o categoria della F.I.G.C.; con l’obbligo del risarcimento dei danni all’arbitro, se richiesti;
– di squalificare fino al 03/06/2017 Carcame Lorenzo della Società Messinaudace; la sua preclusione a svolgere attività in qualsiasi rango o categoria della F.I.G.C.; con l’obbligo del risarcimento dei danni all’arbitro, se richiesti;
– di squalificare fino al 03/06/2017 Iovino Giuseppe della Società Messinaudace; la sua preclusione a svolgere attività in qualsiasi rango o categoria della F.I.G.C.; con l’obbligo del risarcimento dei danni all’arbitro, se richiesti;
– di squalificare fino al 03/06/2014 Carbonaro Andrea della Società Messinaudace;
– di squalificare fino al 03/06/2014 Amendola Francesco della Società Messinaudace;
– di squalificare fino al 03/06/2014 Cambria Giuseppe della Società Messinaudace.