SAVOCA – Firmato il contratto, via libera ai lavori di consolidamento della chiesa di S.Nicolò e della scarpata soprastante la strada provinciale 19 che da S.Teresa porta a Savoca e Casalvecchio. Si tratta di lavori per 1 milione e 100 mila euro aggiudicati ad una impresa di Belluno, la “Cadore Asfalti” che, come detto, ha già firmato il contratto di appalto e nelle prossime settimane dovrebbe aprire il cantiere. Ironia della sorte mentre stanno per prendere il via i lavori di consolidamento dello sperone di roccia su cui sorge la trecentesca chiesa di S. Nicolò, lo scorso inverno è franato il costone soprastante (vedi foto) che è finito sulla circonvallazione. Il transito è stato ripristinato, ma ora bisognerà trovare le risorse per mettere in sicurezza questa scarpata che, come è noto, nel Pai della Regione è considerata “a rischio idrogeologico elevato”. Il progetto per il consolidamento di S.Nicolò redatto dall’ing. Claudio Faranna, invece, ha preso il via nel 2007 e dopo un tira e molla con la Regione, un anno fa è stata scritta la parola fine con l’accreditamento dei fondi europei del Po-Fesr con il decreto del 22 febbraio registrato alla corte dei conti il 5 aprile. Che conteneva una novità: eventuali perizie di variante, da redigersi solo in casi eccezionali, devono essere debitamente approvate dal direttore dei lavori e tempestivamente trasmesse a Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità e dei Trasporti della Regione per le necessarie e preventive valutazioni di competenza, in assenza delle quali non potranno eseguirsi i lavori previsti in variante. Un controllo preventivo, insomma, sui flussi di spesa, che, trattandosi di fondi europei, non era previsto nella normativa regionale.