SANTA TERESA DI RIVA – Fotovoltaico, perché non partono i lavori? Dopo la soluzione del lungo braccio di ferro durato dieci mesi per l’aggiudicazione dell’appalto, la firma del relativo verbale, i lavori non sono stati ancora consegnati all’impresa Effe Costruzioni di Santa Teresa di Riva. Perché quest’autolesionismo? L’imprenditore Santino Ferraro ci ha dichiarato di non sapere fino a quando potrà aspettare, visto che l’inflazione erode i margini di profitto che erano già molto ristretti per via del ribasso d’asta. Ed allora? Si vuole che Ferraro rinunci? A che pro? Per una ritorsione politica visto che Ferraro è notoriamente ad ovest di Morabito? Basta questo per ritardare di un anno l’affidamento dei lavori per l’apertura del cantiere? Oppure ci si è accorti che il fotovoltaico sul Municipio è un clamoroso flop? Ai cittadini che si aspettano un risparmio sulla bolletta del Comune poco interessano queste beghe da pollaio, bisogna far partire le risorse che già sono disponibili, creare lavoro, mettere in moto quel poco di economia che 300 mila euro possono mettere in moto. E non ci si venga a dire che è colpa dei tempi burocratici, dall’asilo siamo usciti da tanto (troppo) tempo per credere ancora alle favole. Qualunque sia la risposta, il sindaco Alberto Morabito farebbe bene a sbloccare l’impasse. La sua trasparenza, che è un patrimonio di quanti lo sostengono e lo sosterranno, non può essere appannata da una infantile ripicca. Ormai è andata così, Ferraro ha vinto la sua battaglia, gliene sia riconosciuto il merito e gli si consenta di cominciare i lavori. Ringrazieranno quelle decine di lavoratori (anche di S.Teresa) che saranno impegnate nel cantiere. Il progetto per l’impianto fotovoltaico è stato redatto dall’ing, Gianfranco Savoca e prevede una produzione di 82 kw di energia elettrica, i pannelli saranno anche ospitati oltre che sul tetto anche su due porzioni del cortile – parcheggio annesso al Municipio. E’ stato finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l’Energia con 326.358 euro. Alla gara avevano partecipato 27 imprese, otto erano state escluse in prima battuta dalla commissione di gara presieduta da Francesco Cisto e composta dal geom. Francesco Pagano e dal dott. Francesco Scarcella, segretario Elio Finocchio. L’ aggiudicazione, al netto del ribasso, è risultata pari a 213.765 euro. Il Ministero aveva concesso una proroga sull’avvio e ultimazione dei lavori proprio perché perché si attendeva la decisione del Tar.