L’ex assessore Carmelo Sturiale, che ieri sera ha assistito alla riunione del consiglio comunale dal settore riservato al pubblico, questa mattina ci ha rilasciato questa dichiarazione: “Chiedo al sindaco di riempire di contenuti le parole scritte nella lettera consegnata ai consiglieri con la quale annunciava il ritiro della mia delega. Sono parole fini a sé stesse che dimostrano mascalzonaggine e vigliaccheria politica, e se non lo farà sarò io a riempirle con la mia verità che sarà dolorosissima. Non sono parole sue ma che escono dalla penna di qualche avvocato e che non dicono niente. Sono io che lo sfiducio, è un sindaco che non ha più una maggioranza, e si regge su tre consiglieri eletti nella lista di opposizione e che sono passati in maggioranza. Oggi il sindaco premia con un assessorato un partito, l’Mpa, che alle amministrative ha appoggiato la lista dell’avv. Lo Schiavo. “Città Libera” non c’è più e l’attuale maggioranza non riflette la squadra che lo ha sostenuto e fatto eleggere alle amministrative del 2007, anche perché in dieci anni ha fatto fuori politicamente tutti quelli che lo hanno appoggiato”. Sturiale chiede al sindaco di spiegare le accuse che gli ha mosso e che ha reso pubbliche nel papello di sei pagine consegnato ai consiglieri prima della sua defenestrazione. Il fratello Giuseppe ieri sera ha dichiarato in aula a conclusione del suo intervento nel quale ha lanciato alcuni segnali al sindaco Morabito ha dichiarato di “meditare di dimettersi da consigliere comunale perché non si riconosce in questo contesto di pettegolezzi e infingimenti”. La controffensiva degli Sturiale è appena cominciata. La foto a corredo ci è stata gentilmente concessa dal collega Alberto Santisi, che ringraziamo.
Gli Sturiale attaccano Morabito. Dichiarazione al vetriolo dell’ex assessore
