Ci mancavano solo i topi. I roditori hanno rosicchiato i cavi elettrici di una centralina che alimenta l’aula consiliare, col risultato che la sede dell’assise cittadina è rimasta al buio. Però i consiglieri di minoranza sospettano che sia una scusa per rinviare le riunioni di consiglio. Difatti il civico consesso casalvetino non si riunisce da dicembre. Il presidente del consiglio, Pietro Santoro, sollecitato anche dal capogruppo di minoranza Nino Triolo, ha chiesto lumi (è il caso di dirlo) al sindaco Onofrio Rigano, con una lettera ufficiale: “aspetto notizie” ci ha detto. Finora, però, la risposta né l’eliminazione dell’inconveniente, sono arrivati per cui, visto che in un’aula buia è impossibile riunirsi, il capogruppo di minoranza Nino Triolo ha rotto gli indugi invitando il presidente del consiglio a convocare la riunione prevista per gli adempimenti istituzionali del consiglio, in un altro luogo. Il sindaco Rigano ostenta fiducia e rassicura che si sta provvedendo. Alla derattizzazione o al ripristino dell’impianto, è il caso di chiedere? Sta di fatto, però, che questo nuovo episodio non può non far tornare alla mente i tanti guai passati dal comune jonico l’anno scorso con le indagini della magistratura che hanno portato all’arresto di un dipendente comunale e gli attentati, veri o presunti tali, che sistematicamente, in un certo periodo storico, hanno punteggiato l’attività amministrativa.