Presentazione pubblica del Prg di Santa Teresa di Riva con larga partecipazione di tecnici, professionisti e cittadini che hanno seguito con molta attenzione l’illustrazione del progetto ad opera dei redattori, l’ing. Adriano Nicotra e l’arch. Paolo Costa. La parte politica è stata sostenuta dal sindaco Alberto Morabito, dall’assessore all’urbanistica Natale Rigano e dal presidente del consiglio Carmelo Lenzo. Ma in sala c’erano quasi tutti i consiglieri e gli assessori in carica. La parte del leone l’ha fatta l’architetto Costa che con l’aiuto di affascinanti e suggestive elaborazioni grafiche ha presentato il sogno di una città vivibile ed a misura d’uomo. Con un nuovo Lungomare dove il passaggio per il transito delle auto è stato ridotto al minimo ed a senso unico, dove prevarrà il verde e lo spazio pedonale, con la riqualificazione del muraglione che lo divide dalla spiaggia, con un nuovo concetto degli spazi comuni, a cominciare dalla piazza centrale. Ma l’attenzione principale l’arch. Costa l’ha riservata al Lungomare che dovrebbe diventare un’oasi di verde e di tranquillità dove passeggiare e pedalare senza il pericolo del traffico. “Troppa fantascienza”, hanno commentato in molti, “troppi effetti speciali” è stato il lapidario giudizio di altri. Certo è che la proposta ha lasciato tutti a bocca aperta, e se si dovesse arrivare ad una città come quella prospettata da Costa e Nicotra, Santa Teresa di Riva diventerebbe il paese delle meraviglie. Ma ci vorranno anni, decine e decine di anni, ed investimenti di una portata tale che esulano dalle capienze delle casse comunali. Però sognare non costa nulla, men che meno presentare elaborati grafici fantascientifici per ammaliare gli osservatori. Ma in qualche modo bisogna riportare i piedi per terra. E la realtà delle cose terrene ci dice che Santa Teresa di Riva è un paese che nel terzo millennio non ha ancora una rete fognante in grado di servire tutti i quartieri e che da tre mesi l’acqua erogata dal civico acquedotto è inquinata per cause misteriose. E poi bisogna fare i conti con le condizioni attuali del Lungomare, disastrose sotto ogni aspetto. E per il lungomare del futuro bisognerà prima provvedere a realizzare la terza via che possa affrancarlo dal traffico pesante. Ecco dove i sogni si infrangono.