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sabato, Luglio 5, 2025
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Pinella Aliberti, il capro espiatorio

Pinella Aliberti si è dimessa ieri dall’incarico assessoriale ai servizi sociali del comune di Messina, travolta dallo scandalo per i contributi alle associazioni che avevano come riferimento alcuni consiglieri comunali. E’ diventata il capro espiatorio del malaffare al comune di Messina, dove per anni questa prassi è stata elevata a sistema, senza che nessuno avesse da ridire. Così si fa in tutti i comuni quando a fine anno si distribuiscono contributi a quelle associazioni che qualcuno definisce “amiche” che presentano richiesta e che vengono premiate con pochi spiccioli per la loro attività. A S.Teresa, per esempio, l’amministrazione attuale a fine anno ha distribuito prebende a destra e a manca, ma sempre nell’ambito di quelle che il gruppo di minoranza ha definito “associazioni amiche”. C’è scandalo? La verità è che questa brutta faccenda dei 300 mila euro di contributi è stata presa a pretesto per liquidare Pinella Alberti che sin dal primo momento è andata di traverso ai maneggioni della politica messinese perché proposta da un “paesano” che non è mai stato accettato nei salotti della politica. Le hanno teso una imboscata e lei con il candore che l’ha sempre contraddistinta, da quando venti anni fa cominciò a fare politica a S.Teresa e da dove è partita due anni fa per sedersi in giunta a Messina, c’è cascata. Ora diventa il capro espiatorio, la madre di tutto il malaffare della politica. Il sindaco Buzzanca ha dato atto questa mattina “dell’impegno politico che l’assessore ai servizi sociali Pinella Aliberti ha dimostrato nella delega assegnatale ed ha evidenziato la sensibilità dimostrata rassegnando le dimissioni dalla giunta”: citiamo dal comunicato stampa del Comune. Si dice sempre così, anche dopo averle sferrato una pugnalata alle spalle. Vi risparmiamo i commenti di sindacalisti e politici che vivendo nel paese delle meraviglie si sono sorpresi di quelle determine.

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